Terminato il calciomercato invernale senza grandi colpi, da martedì 2 febbraio i calciatori in scadenza il prossimo 30 giugno possono firmare un contratto con un altro club valido per la prossima stagione. Vediamo la situazione dei big che tra qualche mese potrebbero cambiare squadra qualora non dovessero rinnovare con i club per cui sono attualmente tesserati.

SERGIO RAMOS - REAL MADRID 

Tutti vogliono Sergio Ramos. Con quattro Champions League in bacheca, l’attuale capitano del Real Madrid sarà senza dubbio uno dei pezzi pregiati del mercato da qui all’estate, se effettivamente non rinnoverà il proprio contratto con le merengues. Terreno minato e incerto: l’intesa per il prolungamento non c’è, neanche con l’ipotesi di un contratto in bianco fino al 2022 offerto dalla casa blanca, che nel corso degli anni ha abituato i propri tifosi a processi di svecchiamento piuttosto repentini e anche brutali. Così, nonostante dal difensore classe ’86 filtri a fasi alterne, anche attraverso le dichiarazioni pubbliche di suo padre, un certo ottimismo in questa direzione, il caso è ancora aperto.

Dove può andare. Ovunque, perché come detto uno così fa gola a tutti. A fine marzo compirà 35 anni, ma a oggi l’ipotesi di una destinazione esotica sembra abbastanza lontana dalle sue intenzioni. In prima fila a livello economico ci sarebbe il Paris Saint-Germain, sempre pronto a offerte faraoniche, anche per questioni di immagine. In Spagna assicurano però che, in caso di addio, Ramos possa badare soprattutto al blasone e sia affascinato da un’esperienza al Manchester United, consigliato anche da due suoi ex compagni eccellenti come David Beckham e Cristiano Ronaldo. In Italia? Difficile: nonostante i potenziali benefici derivanti dal celebre Decreto Crescita, si parla di un ingaggio decisamente complicato da sostenere.

JEROME BOATENG - BAYERN MONACO 

Nel rinnovamento del Bayern Monaco una bandiera sta per essere ammainata, ed è quella di Jerome Boateng. Mentre altri giocatori simbolo come Manuel Neuer e Thomas Muller hanno rinnovato già a cifre importanti e mentre David Alaba ha fatto sapere di andar via, le trattative per il rinnovo dell'ex Manchester City, in Baviera da ormai 10 anni, sono a un punto morto. A metà novembre l'addio sembrava inevitabile. Lo stesso giocatore ha dichiarato di non aver ricevuto alcun tipo di chiamata e che gli piacerebbe provare qualcosa di nuovo, in un altro Paese. Dall'altra parte la dirigenza bavarese ha dichiarato per voce del ds Hasan Salihamidzic che il rinnovo non è una priorità. Tutti segnali evidenti di una separazione, anche se l'addio di Alaba praticamente certo, probabilmente sostituito da Upamecano, potrebbe suggerire al club di trattenere ancora l'esperto centrale. Thomas Muller, uno che si fa ascoltare, ha espresso la volontà di una sua permanenza. Le prestazioni fornite sotto la guida di Hansi Flick parlano di un giocatore ancora affidabile e in grado nel caso di ricoprire può ruoli in difesa. Dalla Germania si parla di possibili trattative per il rinnovo a marzo.

Dove può andare. Non si è sbilanciato in merito Boateng quando in un'intervista ha parlato di come gli piacerebbe provare una nuova esperienza. Non è da escludere la MLS per il fascino che può esercitare un'avventura negli Stati Uniti, così come la Premier League, unico campionato in cui avrebbe la certezza di poter mantenere lo stesso ingaggio.

GIANLUIGI DONNARUMMA - MILAN 

Più di duecento partite ufficiali già disputate con la maglia del Milan. Ventidue con quella dell'Italia, dopo aver fatto tutta la trafila delle nazionali giovanili. Il tutto, a 22 anni ancora da compiere. Gianluigi Donnarumma, per distacco il miglior portiere dell'attuale Serie A, è un fenomeno del suo ruolo e un pilastro del Milan. Se i rossoneri in questo momento si trovano in vetta alla classifica il merito è anche suo, di questo portiere classe '99 che quest'anno - per maturità, per rendimento, per qualità degli interventi - ha fatto il definitivo salto di qualità.

Dove può andare. Il Milan è convinto da nessuna parte. Perché sa che Donnarumma è legato ai colori rossoneri e questo è un legame che va ben oltre il contratto. E' attaccamento alla maglia, è tifo per il Milan. Però Donnarumma è anche un professionista e forse oggi è con Alaba il miglior free agent sul mercato. Per questo motivo, la richiesta è di quelle importanti, 10 milioni di euro netti a stagione. La palla adesso passa alla società, che finora non ha messo sul piatto questa cifra.

DAVID ALABA - BAYERN MONACO 

“Partirà al 99,9%”, ha detto nei giorni scorsi Karl Heinz Rummenigge, CEO del Bayern Monaco. Dopo oltre un decennio, intervallato soltanto agli inizi dal breve prestito all’Hoffenheim, David Alaba sembra aver davvero deciso il proprio futuro, e soprattutto che non sarà all’Allianz Arena. Tanto che il Bayern si è già mosso per possibili sostituti di quello che nel tempo è diventato molto di più di un terzino sinistro: centrale di difesa, ma anche centrocampista e soprattutto vincente. Nove campionati tedeschi e due Champions League in bacheca, tra le altre cose. 

Futuro al Real? La destinazione, in realtà, sembra più che decisa. Il Real Madrid, chiamato a rinnovare e probabilmente a salutare Ramos, ha accelerato da tempo e pare aver chiuso con un ingaggio da 11 milioni di euro a stagione. Manca solo l’ufficialità, assicurano in Spagna: difficile, quasi impossibile, sognare, anche per le altre grandi europee, dal Barcellona alle “nostre” Inter e Juventus.

LIONEL MESSI - BARCELLONA 

Per il nuovo presidente del Barcellona il tema Messi sarà prioritario. Dovrà compiere tutti gli sforzi necessari per far sì che la meravigliosa storia d'amore tra Leo e il Barça possa proseguire. Io ho un vantaggio rispetto agli altri candidati: ho fiducia in Leo e Leo ha fiducia in me": così Joan Laporta ha parlato del tema più caro a tutti i tifosi del Barcellona in una recente intervista, quello legato alla permanenza di Lionel Messi, che è stata lungamente messa in discussione dalla stessa Pulce nello scorso mercato estivo e che di fatto ha portato alle dimissioni anticipate di Bartomeu. L'ex presidente blaugrana è in corsa per tornare alla guida del club ed è lecito aspettarsi ogni tentativo possibile per trattenere il numero 10 dell'Argentina in Catalogna ancora a lungo.

Il PSG chiama, enigma nuova presidenza - La corsa alla presidenza del club culè al momento occupa tutti i pensieri della dirigenza, che solo dopo aver capito chi guiderà il Barcellona potrà muoversi per un rinnovo così delicato e importante come quello di Messi. Ma l'interesse per il calciatore numero uno al mondo è ovviamente altissimo, specie dai ricchissimi Manchester City e Paris Saint-Germain. Si è espresso al riguardo anche il recentissimo nuovo allenatore del PSG al riguardo, Mauricio Pochettino: "Rispetto i giocatori che appartengono ad altre squadre, capisco che gli altri si arrabbino se se ne parla. Sappiamo però che nel calcio non ci sono santi, nessuno si può lamentare del fatto che ogni club lavori costantemente per migliorare la propria rosa". 

MEMPHIS DEPAY - LIONE 

Memphis Depay ha deciso da tempo, avrebbe fatto le valigie anche a settembre non fosse stato per il presidente, Jean-Michel Aulas, disposto anche a perderlo a giugno a parametro zero piuttosto che venderlo a una cifra inferiore al proprio valore. In una recente intervista ha dichiarato in merito al futuro suo e di Aouar, suo compagno di squadra: "Sappiamo di essere già in una grande società, ma vogliamo giocare in un club ancora più grande". In compenso l'olandese, che in Francia ha saputo rilanciarsi dopo il passo falso al Manchester United, sta disputando una grande stagione, per giunta da capitano: 11 reti in 22 partite. Un signor finalizzatore, e pensare che quando è arrivato a Lione era soprattutto un attaccante esterno. Proprio questa capacità a ricoprire più ruoli d'attacco lo rende appetibile.

Dove può andare. Il Barcellona è l'ipotesi più accreditata, con uno sponsor d'eccezione come Ronald Koeman. Molto, se non tutto, dipenderà dalla permanenza del tecnico olandese. Cosa non scontata considerando anche che a marzo vi sarà un nuovo presidente che potrebbe anche optare per un cambio in panchina. Sembrava fatto il suo trasferimento a settembre, ma i 30 milioni richiesti da Aulas e l'impossibilità di far cassa con le cessioni da parte dei catalani ha bloccato tutto. Ora lo scenario può cambiare e attenzione all'Italia: in passato Depay è stato cercato dal Milan e un giocatore di tale spessore a parametro zero e che a giugno avrà 27 anni farebbe gola a qualsiasi big.

GEORGINIO WIJNALDUM - LIVERPOOL 

Grande a Liverpool, e in futuro forse lontano da Anfield. Georginio Wijnaldum è stato per anni un grandissimo elemento di interesse nel calcio europeo: sbocciato in Olanda, il centrocampista classe ’90 è approdato in Premier League e ha trovato la definitiva consacrazione con la maglia dei Reds, che nel 2016 hanno investito ben 30 milioni di euro per portarlo alla corte di Jurgen Klopp. Dopo aver vinto, tra le altre cose, Premier e Champions League, l’orange potrebbe salutare.

È tutta questione di soldi? Quasi, ma anche di status. A oggi, l’impressione è che Wijnaldum sia disponibile a prolungare il suo rapporto con il Liverpool a livello tecnico e di vita, ma per farlo punta a un contratto decisamente più ricco dei 4 milioni che percepisce attualmente. Non soltanto per questioni monetarie, ma anche per essere equiparato ai top player della formazione inglese, quale del resto comprensibilmente sente di essere. Fin qui, il Liverpool non è sceso a compromessi. Se lo farà, è verosimile che l’accordo si possa trovare. Altrimenti, non è un mistero che Wijnaldum sia nei pensieri del Barcellona, in preda però a un complicato percorso elettorale nonché a una vera e propria crisi economica. Così, gli spazi sono numerosi, anche per le italiane: Inter e soprattutto Juventus sono alla finestra.

SERGIO AGUERO - MANCHESTER CITY 

Nonostante i suoi 32 anni Sergio Aguero è ancora oggi uno dei centravanti più forti in circolazione: è il recordman di reti della storia del Manchester City in tutte le competizioni nonché lo straniero più prolifico della storia della Premier League e a breve potrebbe salire sul podio dei migliori cannonieri assoluti scavalcando Andy Cole e collocandosi giusto dietro Wayne Rooney e Alan Shearer. Nonostante ciò fra cinque mesi il contratto sarà terminato. Dipenderà molto dallo stesso giocatore, che potrebbe ritenere chiusa la sua avventura in Inghilterra proprio perché in questi 10 anni ha vinto tutto ad eccezione della Champions League. Ed è forse l'ossessione per la coppa dalle grandi orecchie la cosa che potrebbe ancora legarlo agli sky blues.

Dove può andare. Il nome dell'argentino è stato accostato al Barcellona in caso di partenza di Lionel Messi. Un campione a parametro zero che garantirebbe ai catalani ancora qualche anno ad alti livelli. Occhio anche al Paris Saint-Germain, che con Mauricio Pochettino potrebbe essere sempre più argentino, nel caso non arrivasse Messi (c'è sempre lui di mezzo). Il Kun nel 2018 ha però dichiarato di voler tornare all'Independiente, là dove è iniziata la sua carriera da calciatore professionista, una volta finito il contratto col Manchester City. Se così fosse sarebbe il trionfo del romanticismo e anche della coerenza.

FLORIAN THAUVIN - MARSIGLIA 

Forse è uno dei talenti più puri espressi dal calcio francese negli ultimi anni, eppure non è ancora riuscito a diventare un punto fermo della Nazionale, né a spiccare il grande salto. Florian Thauvin sembra essersi arenato, a causa di infortuni e discontinuità. Il trequartista classe 1993, in estate, avrà probabilmente l'ultima grande occasione per cambiare aria e dimostrare di poter essere decisivo ad alti livelli. L'esperienza inglese non andò benissimo, il Marsiglia lo ha riaccolto a braccia aperte ma difficilmente riuscirà a trattenerlo.

I complimenti di Maldini - "È un giocatore che sarà a fine contratto, quindi è interessante dal punto di vista economico, un profilo di alto livello. Non è propriamente il prototipo del calciatore che abbiamo preso in questi due anni. Quello che diciamo sempre noi, però, è che il mix giusto sia quello formato da tanti giovani e quelli con un pochino più di esperienza che possono dare qualcosa in più. Sicuramente è un profilo che va seguito". Parole e musica di Paolo Maldini, che a fine novembre fece un po' arrabbiare Villas-Boas. Thauvin non ha mai però manifestato (almeno per il momento) l'intenzione di rinnovare, quindi il suo è un profilo che attira molti club. E il Milan potrebbe fare sul serio, per avere un giocatore tecnico sulla corsia destra, con caratteristiche completamente diverse rispetto a quelle di Castillejo e Saelemaekers. I rossoneri, però, non sono i soli: il giocatore piace anche alla Roma e a diverse società del Medio Oriente, pronte a ricoprirlo d'oro. Insomma, non sarà una trattativa semplice, anche perché si parte da una base già alta: il suo stipendio è di 4 milioni annui.

EDINSON CAVANI - MANCHESTER UNITED 

La rabbia per essere stato scaricato dal Paris Saint-Germain, club che ha contribuito a rendere grande a suon di reti nelle ultime stagioni, non è ancora stata smaltita. E l'inizio della nuova avventura, per Edinson Cavani, non è stato semplicissimo: il centravanti uruguaiano ha faticato a trovare spazio nell'attacco di Solskjaer e ancora oggi non è la prima scelta. Poi sono arrivati anche il coronavirus e la squalifica per l'epiteto razzista (anche se non erano quelle le intenzioni) rivolto nei confronti di un amico sui social network. Il Matador sta faticando, ma pian piano si sta ritagliando un ruolo nel giovane attacco del Manchester United: 4 reti in 14 presenze in Premier (poco più di 600' giocati) e 2 assist.

L'ultimo grande contratto - Detta così, la situazione non sembra essere proprio rosea e il rinnovo non è proprio scontato. Cavani ha firmato da svincolato un contratto per una sola stagione: un modo per rimettersi in gioco e capire quanto possa essere utile, ma anche per mantenere le porte aperte ad altre proposte allettanti. Del resto, fisicamente è ancora integro e a quasi 34 anni è legittimo ricercare l'ultimo grande contratto della sua carriera. Chissà se saranno i Red Devils a offrirglielo.

OTAVIO - PORTO

Otavio Edmilson da Silva Monteiro, noto semplicemente come Otavio, è un centrocampista offensivo classe 1995 del Porto, che lo acquistò dall'Internacional nel 2014 per cederlo al Vitoria Guimaraes nel febbraio successivo. Un anno e mezzo dopo, il brasiliano tornò alla base e da allora è sempre stato titolare inamovibile. Tecnica, velocità e grande fantasia, ma un grande difetto: la scarsa continuità. Un "problema" che lo ha sempre frenato e che probabilmente gli ha impedito di attirare le attenzioni dei grandi club, anche se il contratto in scadenza a giugno potrebbe concedergli un'occasione tutta da sfruttare..

Occhio a Monchi - Sono pochissime le possibilità che il giocatore verdeoro resti in Portogallo. Otavio si muoverà a parametro zero in estate e per questo potrebbe essere un buon affare per chi lo prenderà. Il Milan avrebbe già presentato la sua offerta al giocatore: pronto un quadriennale con un ricco stipendio e un bonus di 1,5 milioni alla firma. Ma i rossoneri dovranno prestare grande attenzione alla Roma di Tiago Pinto (che conosce molto bene il trequartista) e al Siviglia: Monchi ha già fiutato il colpo, attirato dalla duttilità del ragazzo.

ERIC GARCIA - MANCHESTER CITY Le vie del mercato sono infinite e riservano sempre delle sorprese, ma nel caso di Eric Garcia sembra già tutto scritto. Il giovane centrale difensivo tornerà nel club in cui è cresciuto e diventerà il nuovo titolare della retroguardia del Barcellona. Una promessa solenne, fatta da ormai diverse settimane, e un tentativo di anticipare la partenza da Manchester (sponda City) non andato a buon fine. A giugno, però, nessuno potrà impedire al classe 2001 di rientrare a casa, nemmeno la difficile situazione economica che sta attraversando la società catalana. Guardiola rassegnato - L'accordo, come detto, è stato raggiunto da tempo, tanto che qualcuno già premeva per farlo arrivare nella finestra di mercato appena conclusa. C'è stato anche uno scontro tra il presidente a interim, Tusquets, e i tre candidati alle prossime elezioni. Il risultato? Tutto bloccato, e appuntamento rimandato alla stagione 2021/22. Garcia potrà sfruttare gli ultimi mesi alla corte di Guardiola per continuare a imparare e migliorarsi. Il tecnico non avrebbe voluto rinunciare a un giocatore che ha sempre apprezzato, nonostante lo abbia impiegato relativamente poco. Chissà se da qui a fine stagione gli offrirà qualche opportunità per mettersi in mostra e dimostrare il suo valore.

HAKAN CALHANOGLU - MILAN Una lunga trattativa senza ancora un finale scritto. Hakan Calhanoglu ha una priorità ovvero quella di discutere del contratto e del rinnovo con il Milan. Per questo ancora l'agente Gordon Stipic non si è seduto al tavolo con altre società, nonostante le tante richieste ricevute. Però il tempo stringe. C'è ancora differenza tra domanda e offerta sull'ingaggio, l'ultima proposta fatta nel mese di gennaio dai rossoneri si avvicina alle richieste del giocatore ma non è ancora abbastanza. Sicché servirà nei prossimi giorni un nuovo contatto per provare a trovare la quadra ma al momento le richieste del giocatore, numero 10 imprescindibile per gli schemi di Pioli, sembrano ferme. Dove potrebbe andare? Probabilmente non alle cifre chieste inizialmente al Milan ma la sensazione è che Calhanoglu possa rappresentare una ghiotta opportunità per molti. In fondo a 26 anni è nel bel mezzo del percorso di maturità calcistica: rinnovarlo e cederlo anche tra un anno, per ipotesi, potrebbe comunque portare milioni importanti ai rossoneri. E poi, perdendolo, quanto dovrebbe spendere il club per un giocatore di egual livello anche a ingaggio più basso? Riflessioni in corso, intanto in Premier League e Bundesliga hanno bussato alla porta dell'entourage. Che però sta dando priorità al Milan, ancora.