Sono stati 3 i gol rifilati ieri dal Napoli all'Atalanta. Tre come i punti conquistati al termine di una partita complicata, tiratissima, che un tempo gli azzurri avrebbero pareggiato o perso. Non quest'anno. Non questo Napoli, eccessivamente desideroso di fare bottino pieno alla prima gara casalinga di Campionato.
I bergamaschi si sono confermati avversari tostissimi, affidandosi all'elisir preparato ad hoc dalla vecchia volpe, che risponde al nome di Gian Piero Gasperini, colui che sa come fermare il bel gioco sarriano.
Ma il buon Maurizio stavolta non resta a guardare: mette per un attimo da parte lo spettacolo e imbraccia il fucile. Stavolta la vecchia volpe non ha scampo. Le giocate individuali fanno la differenza, ma se quelle di Insigne e Mertens non fanno ormai più notizia, sorprendono quelle di Allan e Rog. Una dose di cinismo che serve a risolvere quei piccoli particolari, che forse piccoli non sono, che separano una squadra bella e forte da una squadra bella, forte e vincente.
Quest'anno la corsa ai primi posti sarà più agguerrita che mai e chi anela alla gloria non ha altro compito che lasciare briciole agli altri. È esattamente ciò che ha fatto il Napoli in queste prime gare ufficiali: 4 successi su 4, nonostante un Hamsik a mezzo servizio e un Mertens non al top.
Ieri sono servite la tenacia di Allan, l'esplosività di Zielinski e le motivazioni di Rog. Se la difesa continuerà a dare le risposte positive viste finora e l'attacco si confermerà ai livelli che conosciamo, la banda di Sarri potrà convincere appieno.
Al termine della gara di ieri i sostenitori partenopei hanno potuto scaricare la tensione attraverso cori e non meno rumorosi sospiri di sollievo. L'unica nota negativa della serata è stato il saluto di un commosso Reina alla curva. La situazione tende al surreale e va a minare una delle tante certezze in casa azzurra: la cessione dell'esperto portiere in questa finestra di mercato non è utopia.
Le voci che durante l'estate davano la società vicina all'ingaggio di un nuovo numero uno (Karnezis), ora sembrano concrete.
Non so se al Napoli sia effettivamente giunta qualche offerta per Reina e come si evolverà la situazione nelle prossime ore, ma a mio avviso la mancanza dello spagnolo si sentirebbe e non poco. Si sa, niente è per sempre e il calciomercato ci sta abituando a sempre più frequenti colpi di scena. Ma se è vero che Reina ha da tempo il desiderio di finire la carriera altrove, il Napoli avrebbe dovuto acquistare un sostituto di primissimo livello già a luglio: il ruolo di portiere di una grande squadra non è cosa da poco e correre ai ripari a fine agosto può essere rischioso.
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