Un evento, un avvenimento, un episodio può cambiare ogni cosa: “Butterfly Effect”.
Sabato sera a Bergamo è successo qualcosa, dopo i primi 15 minuti in cui il Milan aveva avuto due occasioni con Kessié, di cui la seconda clamorosa, il gioco è stato completamente in mano all’Atalanta, e quando al minuto 33' Freuler, grazie ad un assist delizioso di Ilicic, segna, passiamo meritatamente in svantaggio. A Gigio non riesce il miracolo e il palo questa volta non ci è amico, tutto presagisce ad una dolorosa sconfitta.
Ma a pochi secondi dall’intervallo succede l’imponderabile, un cross dalla tre quarti di Rodriguez con tutta la difesa atalantina schierata viene girato, con una prodezza meravigliosa, in goal dal nostro bomber polacco.
Questi gesti tecnici ci fanno innamorare del Calcio e vanno oltre il tatticismo e l’organizzazione, sono arte, è il Sublime, era da tanto tempo che non vedevo realizzare da un milanista una rete di sì fatta bellezza, un colpo da vero campione, voluto e cercato, da genio dell’area di rigore. Il Pistolero vede la porta con il terzo occhio e la sente con lo spirito, il suo capolavoro non poteva arrivare in un momento migliore, il momento in cui il destino è cambiato, il momento in cui una farfalla cambia le sorti del divenire.
Alla ripresa è tutta un’altra partita, la squadra gira bene e la consapevolezza di avere un fenomeno lì davanti permette a tutti di salire di livello, la sassata di “Cià cià cià” Calhanoglu ne è la prova, finalmente il turco si ricorda di essere un grande tiratore e riesce ad insaccare la sua prima rete in questo campionato, Bakayoko diventa il padrone del centrocampo campo, Paquetà illumina con la sua classe e Kessié ci mette fisico, corsa e veemenza, solo Suso non è in giornata e appare spento.
Al sessantunesimo ancora “Pum Pum!” è l’apoteosi, il Pistolero segna anche di testa su calcio d’angolo, non ci sono parole, 6 goal in 317 minuti, uno ogni 53', spaventoso! Quando Gattuso lo sostituisce non riesco a trattenere il mio disappunto, io non lo toglierei mai, ma con il senno di poi, penso che il mister abbia avuto ragione, anche Cutrone merita spazio e fiducia, ora per lui è difficile, si trova davanti un “mostro” e il modulo a due punte non è contemplato, deve tener duro, arriverà il suo momento e deve contribuire alla causa.
Anche gli altri subentranti si comportano bene, portano freschezza e vivacità che ci permettono di portare a casa 3 punti e una vittoria su una diretta e ostica concorrente che adesso si trova a 4 punti e in svantaggio negli scontri diretti.
Ora potremmo parlare di quanto siamo stati bravi, ma la verità è che quella girata meravigliosa, quel colpo eccezionale da fuoriclasse ha creato un effetto farfalla capace di cambiare il corso degli eventi, la mia speranza è che questo effetto sia duraturo e che ci permetta di giocare la prossima Champions, perché quello è il nostro habitat.
Noi siamo il Milan!
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