Bonucci è un grande difensore e - purtroppo- lo sa. Da quello che è stato il Mondiale in Sudafrica, con l'eliminazione degli azzurri e il conseguente periodo passato con un mental coach il numero 19 bianconero è cresciuto tantissimo, fino a diventare uno dei venti, se non dieci migliori difensori del mondo. Il problema essenziale è che Bonucci lo sa e non smette mai di dimostrare un filo di arroganza, nelle interviste vedasi quando qualche settimana fa disse che non doveva essere la Juve a preoccuparsi di giocare male e vincere ma le altre, proprio come il compagno di banco antipatico che si vanta di aver superato l'esame senza studiare. Dunque ha ragione Allegri a dire che quella di ieri a Genova è stata una "mazzata" di cui la Juve aveva bisogno, che poi, - intendiamoci- la Juve resta la favorita in Italia con buone chance in Europa , è normale e fisionomico andare incontro a certe sconfitte soprattutto quando si affrontano squadre come il Genoa che in casa si trasformano e puntano tutto sulla fisicità e l'intensità, lo hanno dimostrato dando tre sberle al Milan ed ora alla Juve. L'errore di Bonucci, è stato un pretesto per i suoi detrattori, categoria di cui non faccio parte, perchè lo ammiro come difensore, veloce e tecnico che sa anche impostare, cosa chiedergli di più? Però io credo che i problemi - almeno psicologici- della Juve si incarnino nella figura di Bonucci, lui con quell'esultanza "sciacquatevi la bocca " indica proprio quella voglia di rivalsa dei bianconeri che dopo Calciopoli continuano a sentirsi perseguitati dalle altre tifoserie, avere sempre un nemico da combattere talvolta può essere utile per aiutarti a tirare fuori il meglio di te, altre volte resta soltanto un pretesto che ti fa apparire semplicemente arrogante. Onde evitare commenti pretestuosi, cerco di sintetizzare qui il mio pensiero: la Juve resta la favorita allo Scudetto, in Europa si attendono i sorteggi ma comunque potrà dire la sua, Bonucci è un gran difensore, ma sbaglia atteggiamento, non saprei come definirlo se non arrogante e questo è il primo segnale di debolezza di una squadra.