Eh sì, chi l'avrebbe mai detto che l'uomo della rinascita juventina sarebbe stato proprio il più fischiato dell'anno: Federico Bernardeschi!
Il ragazzo pare avere già un piede fuori dai piani di Paratici per il prossimo anno, ma Federico è sempre stato un giocatore di qualità, che s'è perso a mio avviso per un motivo psicologico e non tecnico-tattico, tra l'altro nelle mia varie discussioni da bar l'ho sempre difeso facendo notare che all'inizio del campionato quando è stato chiamato in causa non ha mai sfigurato a livello di quantità, s'è sempre sacrificato correndo come un matto, latitando sul piano tecnico ma riuscendo a creare degli equilibri di squadra sbattendosi per gli altri compagni d'attacco.

Ieri sera è successo qualcosa di straordinario, è risorto dalle ceneri inventando situazioni offensive di alto livello, suo è il meraviglioso assist per il secondo gol di Dybala, suo è l'assist che manda Ronaldo a tu per tu con il portiere, dove però sbaglia clamorosamente il bersaglio e sempre lui, nel secondo tempo, con un magnifico calcio a giro dal vertice dell'area grande trova un fantastico Skorupski a deviare la palla sul palo di destra.
La prova di Bernardeschi è stata strepitosa perchè oltre la grande prova tecnica, dove ha acceso la squadra e s'è fatto trovare sempre nel vivo delle triangolazioni, ha saputo sacrificarsi riuscendo ad aiutare Cuadraro e la mediana con continui raddoppi di marcatura e ripartenze: una prova superlativa. A tratti è sembrato veder giocare un certo Rui Costa, che lo possa diventare è presto per dirlo, e una partita giocata bene non fa primavera, però la fiducia ci deve essere e il ragazzo ora come non mai deve sfruttare questa grande occasione e questo grande momento di forma dove Douglas Costa pare involuto, pessima prestazione anche ieri, e Cuadrado dovrà per necessità ricoprire il ruolo di terzino fino a alla conclusione della stagione. Sta al numero 33 dimostrare di valere la Juventus e far cambiare idea a tifosi e alla dirigenza.

Passando alla prova dell'intera squadra, nel mio ultimo articolo facevo notare il lato positivo della Juve post lockdown era stata la prova difensiva con zero gol subiti. Ieri infatti, la porta bianconera è rimasta ancora inviolata grazie ad una prova eccellente del reparto arretrato, persino De Sciglio ha disputato un' ottima partita, peccato per l'ennesimo infortunio della sua carriera che pone i riflettori puntati su Paratici, come avevo già segnalato, non si può mettere a disposizione del tecnico una rosa deficitaria sulle corsie arretrate e Danilo sulla sinistra ha dimostrato di non essere a suo agio entrando in maniera scomposta in più occasioni, meritando l'espulsione.
Il centrocampo s'è mosso meglio, Bentancur ormai è una garanzia, è diventato continuo nelle prestazioni, Rabiot pare ancora un testo antico da decifrare, ma è il reparto che preoccupa più in assoluto, dato che nelle statistiche, anche ieri lo è stato, non vede nessuno primeggiare nei contrasti, per questo l'utilizzo di Danilo che pressa alto in mediana risulta essere utile alla causa. In attacco Dybala s'è reso più concreto andando più volte al tiro, è quello che deve fare e che gli ha chiesto Sarri. CR7 è parso ancora in ritardo di forma ed ha fatto meglio anche grazie al valore dell'avversario che non era il Napoli.

Voglio sottolineare il merito di un grande maestro come Mihajlovic, che dopo aver lanciato così giovane Donnarumma e Calabria al Milan, ieri sera ha buttato nella mischia contro la prima della classe due ragazzini del 2001, Musa Juwara e Gianmarco Cangiano che negli ultimi 15 minuti della partita hanno fatto ammattire la difesa juventina, soprattutto il ragazzino italiano ha sfoggiato numeri di alta classe che promettono bene per il futuro azzurro, chissà che ieri sera non sia nata una stella...