Dopo intense giornate di negoziazioni, conferme e smentite, con una buona dose di bufale che ora finalmente verranno messe a tacere, habemus allenatore: Maurizio Sarri guiderà la Juventus, ora è ufficiale. Gli ultimi cavilli burocratici sono stati risolti nella giornata di venerdì e, contestualmente, il Chelsea ha dato il via libera al tecnico neo vincitore dell’Europa League che farà il suo ritorno in Italia.
Una scelta che, personalmente, mi soddisfa e non di poco; sin dal giorno dell’ufficialità dell’esonero di Allegri, scrissi con forza che sarebbe servita una scelta coraggiosa, in controtendenza con il piano tecnico del recente passato. Apostrofai come una bestemmia anche solo l’idea di scegliere un allenatore come Simone Inzaghi; non tanto per una messa in discussione delle sue qualità di allenatore, quanto perchè ritenuto per filosofia un allenatore troppo simile ad Allegri. Denunciai il fatto che la Juventus avesse bisogno di un costruttore di identità di calcio forte, fatta di gioco offensivo e non camaleontico, soprattutto in ottica europea. Dissi come allenatori della filosofia di Sarri e Di Francesco fossero, per idea di calcio, le soluzioni ideali per un ulteriore step, non più rimandabile, di questa squadra.
La scelta è ricaduta, a mio avviso, su un tecnico capace e, come già scritto, che rispecchia in pieno, nonostante qualcuno pensi il contrario, le caratteristiche ideali per allenare la Juventus.
Soprattutto un allenatore che ha fatto di un calcio offensivo, affinato nell’esperienza inglese da una gestione completa della rosa suo grande tallone d’achille a Napoli, il suo indiscutibile marchio di fabbrica.
La scelta di Sarri è quindi coerente in tutto e per tutto con le spinte di rinnovamento che, in particolare per volontà di Nedved e Paratici, animavano la Juventus negli ultimi mesi e che avrebbero dovuto per forza di cose portare alla scelta di un tecnico che portasse una rottura netta con il recente passato. L’augurio è che Sarri, allenatore diametralmente diverso rispetto ad Allegri, sappia dare a squadra e ambiente una sferzata simile a quella data, a suo tempo, da Allegri, a sua volta diverso da Conte.
Sarri è l’allenatore ideale per questa fase storica della Juventus e mi auguro che venga seguito da giocatori e società che ora dovrà lavorare per la costruzione della squadra della prossima stagione con il nuovo allenatore.
Per il resto, non rimane che augurare il benvenuto a mister Sarri, nella speranza di condividere con noi tante gioie e successi futuri!
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