Eravamo nel mese di marzo quando Dzeko, durante le partite della Roma, ormai senza piu' stimoli, camminava in campo. Si era arrivati a maggio e, dopo l'ennesima notizia negativa per il divorzio di De Rossi, si iniziava a parlare con insistenza del trasferimento dell'attaccante bosniaco dalla Roma all' Inter.
Con la fine dello scorso campionato Dzeko, aveva salutato un po' tutti a Trigoria, convinto che dopo le vacanze sarebbe andato alla Pinetina.
Invece, mentre il bosniaco e' ancora in vacanza a Trigoria arriva il nuovo tecnico; il portoghese Fonseca, proveniente dallo Shaktar. Con Fonseca sulla panchina della Roma e Conte da Milano che continuava a pressare Marotta, affinche' gli portasse il bosniaco, tutti erano certi che Dzeko con la Roma aveva chiuso. Tutti, tranne due persone: il neo tecnico giallorosso e il neo direttore sportivo Petrachi.
Queste due persone, appena arrivate a Trigoria, hanno sempre creduto che il bosniaco potesse rimanere.
La trattativa tra Roma e Inter per portare Dzeko alla corte di Conte, a volte, sembra essere in dirittura d' arrivo, a volte, invece, si arena.
Con questi alti e bassi i mesi passano e Dzeko intanto ha iniziato a fare la preparazione estiva con la sua vecchia squadra.
Da questo momento, il tecnico giallorosso comincia a lavorare affinche' l'attaccante potesse ripensare al suo trasferimento. Continuamente, Fonseca quando si presenta alla stampa, parla di Dzeko, usando sempre parole di grande stima per l'attaccante.
Fonseca fa capire a Dzeko, e non solo a lui, che questa nuova Roma sta nascendo intorno a lui, il perno di questa squadra e' lui.
Cosi' si inizia a vedere Dzeko, durante le amichevoli con un gran sorriso, in lui si inizia a intravvedere un nuovo entusiasmo. A meta' agosto, arriva la tanto attesa notizia: Dzeko rimane a Roma fino al 2024.
L' acquisto piu' importante dei giallorossi, oggi, il bosniaco, ringrazia il tecnico Fonseca per avergli fatto cambiare idea.Altro che andare a fare il numero due a Milano, a Roma Dzeko occupa il posto che un gran campione e un gran attaccante come lui deve ricoprire; il posto da titolarissimo. Corre, si propone, pressa, aiuta il compagno in difficolta' e, poi, segna.
Altro che quei miseri spiccioli offerti dall' Inter, uno come lui vale 50 milioni; si, avete capito bene 50 milioni e sono solo 50 per via dell'eta'.
Un campione, un attaccante puro, che se metti nelle condizioni giuste non ti fa desiderare altro che avere un attaccante come lui, tutto il resto e' noia, lo diceva anche il grande Califano.
Di sicuro, in questo momento l' attaccante non rimpiange affatto di essere rimasto, anzi, lui ora e' in una squadra, altri possono dire lo stesso?
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