La vicenda Ibrahimovic- Lukaku avvenuta nel derby di coppa Italia tra Milan e Inter è stata il trionfo della retorica, dell'ipocrisia e del buonismo politicamente corretto. Non è la prima zuffa che avviene in campo tra due calciatori e non sarà l'ultima.

Tensione, agonismo, adrenalina, l'importanza del match possono fare surriscaldare gli animi. in campo i calciatori si insultano, si mandano a quel paese, se ne dicono di ogni, ma sono insulti da campo. Ciò che succede in campo deve finire in campo. Perchè sono insulti dovuti alla tensione e al nervosismo del momento, sono cose da campo, che non hanno un seguito se non fosse che quelli che non sono in campo si intromettono perché hanno deciso che ciò che è accaduto tra Ibra e Lukaku in campo deve avere un seguito fuori dal campo. Troppo banale per cui bisognava in qualche modo ingigantire la questione.

Mi fa venire in mente la parodia che la Gialappa's band a Mai dire Martedì faceva del Dr House. Arrivavano casi banali le cui soluzioni erano evidenti e le cure erano palesi quali dovessero essere, però proprio perchè banali le soluzioni mediche, il Dr House, in questa parodia ingigantiva la cosa poichè non accettava che la soluzione fosse una cura banale e infine il paziente moriva proprio per le esagerazioni del Dr House.
Qui hanno cominciato a dire che c'era anche del razzismo e che non erano semplici insulti che Lukaku e Ibra si era scambiati reciprocamente con accuse di fare riti voodoo da parte di Ibra con la propria madre a Lukaku e che ha preso spunto da un rumors, poi non confermato da Lukaku, ma riportato dal The Guardian, il quale riportò che l'azionista del club dell'Everton, all'epoca, Farhad Moshiri, nel 2017 fece di tutto per trattenere Romelu Lukaku all'Everton, ma poi si dovette arrendere ed accettare la partenza di Lukaku, perchè attraverso un rito voodoo la mamma Adolphine aveva ricevuto il suggerimento di fare firmare il figlio per il Chelsea. Testualmente Farhad Moshiri al The Guardian dichiarò: "Ho sprecato due estati a cercare di trattenerlo. La prima ho trascorso tre mesi dietro al suo agente, lui, sua madre e la sua famiglia e siamo riusciti a trattenerlo per un altro anno. La scorsa gli abbiamo offerto un accordo migliore di quello del Chelsea. Qualunque cosa loro offrissero noi l’abbiamo eguagliata, ma non è servito a nulla. In quel momento lui voleva solo il Chelsea. Le abbiamo provate tutte per farlo restare con noi, se vi dicessi quanto gli abbiamo offerto voi non ci credereste. Il suo agente è anche venuto per firmare il contratto poi, durante l’incontro, Romelu ha chiamato sua madre. Ha detto che era in pellegrinaggio in Africa o da qualche altra parte e che attraverso un rito voodoo aveva ricevuto il messaggio che il ragazzo doveva andare al Chelsea. Le ho provate tutte, ma in quel momento il suo cervello è sparito”.

Per la precisione Ibra ha detto: "Chiama tua mamma, vai a fare i tuoi riti voodoo di merda, piccolo asino" "Fuck you and your wife" ha risposto Lukaku, che ha aggiunto: "Parliamo di tua madre? E' una pu**ana". I due si sono diretti verso il tunnel degli spogliatoi con Lukaku che continua a inveire su Ibra trattenuto dai suoi compagni. Andavano espulsi entrambi. Quando accadono queste cose, se la situazione degenera, è anche colpa dell'arbitro, in questo caso Valeri, che non ha il polso della situazione e doveva espellere entrambi. Doveve usare il pugno di ferro. Non c'è razzismo. Si è cercato di fare passare per razzismo ciò che razzismo non è. Ibra ha detto Donkey, asino, non Monkey, quindi  scimmia. I due si sono insultati in inglese e hanno giocato anche insieme nel Manchester United.  A proposito, alla fine Lukaku non andò al Chelsea, ma al Manchester United, nonostante i riti voodoo, sempre smentiti da Lukaku che si è dichiarato cattolico e di non credere nei riti voodoo. Poi non credo che Ibra avesse intenti razzisti nel dire di andare a fare riti vodoo. Può essere stato maleducato ma è un qualcosa simile alla Chiaroveggenza. E' come dire fatti predire il futuro da tua madre. Tra l'altro il predire il futuro, la chiaroveggenza, viene presa in seria considerazione in speciali ambienti militari poichè esistono persone in grado di avere questo dono.

L'ipocrisia di questa situazione era come stata creata per attaccare Ibra e anche il mondo del calcio di essere razzista. Tra l'altro Ibra ha anche compagni di colore. Se fosse davvero razzista, a parte che il Milan lo avrebbe cacciato, ma anche i suoi compagni di squadra non sarebbero a proprio agio con lui. Ibra non è razzista.  Il razzismo va sempre condannato ma non in maniera ipocrita e censurata dal politicamente corretto, ingabbiati in questo modo di esprimersi falso e buonista tutto fatto per un tornaconto, non perchè ci si crede davvero. Il razzismo va condannato sempre in tutte le sue forme, sia se fatto da bianchi contro neri, ma anche se fatto da neri contro bianchi, come avviene per esempio in Sudafrica, ma anche quello fatto contro i meridionali, anche da parte di politici, che vanno per la maggiore è da condannare. Anche indirizzare la propria sensibilità solo verso una determinata schiera di persone di un certo tipo, ma non verso altre che hanno gli stessi problemi è ipocrisia, falsa morale e anche subdolo razzismo. 

Si deve essere sensibili verso gli immigrati che scappano realmente da guerre e povertà e accoglierli nel nostro paese, chi davvero ha bisogno va sempre aiutato, ma non si può essere indifferenti alla povertà che c'è nel nostro paese e che colpisce molti Italiani e famiglie Italiane che hanno difficoltà ad arrivare a fine mese. 

Il buonismo è il lato viscido della cattiveria ed è una cosa disdicevole e tremendamente falsa e ipocrita. E' sempre fastidioso e sbagliato colpire le minoranze ed essere razziste nei loro confronti, ma se componenti di queste minoranze commettono reati, non si possono fare due pesi e due misure ma vanno condannati. Il fatto che si possa avere un passato di sofferenza non implica che si possa fare reati e fare del male al prossimo come se si fosse al di sopra della legge e si debba in qualche modo giustificare. Idem quando un reato viene fatto da una persona benestante, il classico figlio di papà magari, che l'ipocrita politicamente corretto quasi ci si sente in colpa a fargli pagare i reati e gli sbagli fatti proprio perchè avendo una vita agiata non sarebbe abituato a pagare le conseguenze delle sue azioni. Non riuscirebbe a reagire. Non è accettabile una cosa del genere. Se uno è viziato, non significa che non essendo abituato al problema e alle conseguenze da affrontare, allora si deve lasciare passare tutto in cavalleria. 

Si può anche dare attenuanti, comprendere in alcuni casi, ma chi sbaglia deve sempre pagare. E magari essere aiutato a diventare una persona migliore, a farlo uscire da una situazione difficile e a non fargli commettere più errori del genere. Anche se i gay fanno reati per esempio, anche se il politicamente corretto  e il buonista di turno appena vede un gay che commette una azione sbagliata o un comportamento psicopatico subito si fa venire gli "occhi a cuoricini", è tentato subito di proteggerli e giustificarli, non è così che stanno le cose. Siamo tutti uguali, per cui chiunque commette un reato deve pagare.

Il politicamente corretto ha persino giustificato l'azione di un immigrato intento a farsi un gatto alla griglia in pieno giorno in strada perchè aveva fame. Una cosa da matti veri. Però costui aveva un pacchetto di sigarette. I soldi per le sigarette le aveva. A parte l'inciviltà e l'atrocità del gesto che non ha giustificazioni, ma in Italia un piatto di pasta o un pezzo di pane lo si trova sempre. Gente che ti offre un pasto la si trova sempre se sei una persona civile. E poi c'è anche la Caritas. Insomma a mangiare si trova sempre. Come il terribile omicidio del povero Willy Monteiro Duarte fatto da un branco psicopatici criminali che praticavano anche le tecniche di combattimento, e che si spera marciscano in galera per esempio, erano degli italiani che hanno ucciso uno straniero. Criminali, bestie, psicopatici, sono tutti uguali. Sono da emarginare sempre e comunque. E tra l'altro non dovevano nemmeno essere autorizzati a praticare certe arti marziali. Non dovevano essere accettati in nessuna palestra questi assassini. Per fare arti marziali, MMA, boxe, kickboxing etc, bisogna anche avere una determinata stabilità psichica. Anche perchè é uno sport, se una persona non è stabile psicologicamente e impara determinate tecniche di combattimento può diventare un pericolo per la collettività. Come anche il povero caso della giovane ragazzina Pamela Mastropietro, uccisa da un vile criminale psicopatico, Innocent Oseghale, clandestino, che fece anche a pezzi il cadavere della povera Pamela. Un omicidio veramente brutale. Disumano. Inaccettabile.

Non bisogna usare due pesi e due misure. Vanno condannati sempre, indipendentemente da chi sia commesso il reato. Senza applicare grazie a nessuno in base a simpatie o antipatie. Non esistono "razze ariane", per cui bisogna avere più sensibilità nei confronti di un determinato criminale in base alla provenienza, al colore della pelle e così via. Non è e non deve essere così.

Ci sono persone sane di mente, civili e perbene, di vario tipo e ceto sociale, colore della pelle, nazionalità e quant'altro che vanno sempre rispettate. E ci sono i criminali, gli stupidi, i pazzi, bestie immonde, anche idioti e utili idioti di questi soggetti, che vanno messi da parte, emarginati e magari chiusi in carcere se commettono reati e in qualche istituto psichiatrico per capire il perchè dei loro comportamenti psicopatici e disturbanti per la collettività e il vivere civile. E bisogna sempre distinguere tra l'errore umano e il comportamento psicopatico. Una persona può vivere un momento di forte crisi e anche stress mentale dovuto ad un forte shock o ad una immensa sofferenza, e magari cadere in qualche vizio, e c'è chi è matto, chi è violento, delirante o psicopatico di natura. E' il suo modo di essere. In questo caso il soggetto in questione va allontanato ed emarginato e affidato a chi di dovere. Imparare a condannare, senza favoritismi di sorta, tutti i comportamenti pericolosi, deplorevoli, ogni reato commesso, anche quelli più atroci, indipendentemente da chi li fa, è sinonimo di civiltà.

Una società, per dirsi civile, non può accettare nessun comportamento violento e psicopatico, sia fisico che verbale, quindi il pensiero delirante. Tutto ciò che mette in pericolo l'armonia del quieto vivere civile, va condannato e chi mette in pericolo tutto questo va allontanato perchè fastidioso e disturbante. Una società civile è composta da persone per bene che si rispettano reciprocamente.

Un filosofo indiano, Jiddu Krishnamurti disse: "Non è un segno di buona salute mentale essere bene adattati ad una società malata". Se la società normalizza determinati comportamenti psicopatici, civili, deliranti,violenti e li integra nella società, la persona che vive civilmente sarà come un corpo estraneo con il rischio che per adeguarsi a questa società malata, debba dare di matto anche lui, o verrebbe emarginato. Deve essere l'opposto. Deve essere sempre l'incivile, lo psicopatico, il sociopatico, il delirante e il violento, a non dovere essere accettato per il suo modo di essere.

Sono da condannare sempre certi comportamenti incivili, senza che nessuno sia al di sopra della legge e si senta in qualche modo potente e autorizzato a commetterli. Ma soprattutto vanno condannati anche gli utili idioti che assecondano e permettono a certe persone di avere certi atteggiamenti e comportamenti disturbanti per il vivere civile. Questi utili idioti e chi li giustifica, in talune situazione per un tornaconto personale o perchè ci si nasconde dietro l'ipocrisia buonista del politicamente corretto e di una empatia alternata e anche finta, commettono in un certo senso il reato e/o il comportamento psicopatico attraverso la persona che assecondano perchè ne sono complici. Vanno condannati anche loro. Non è questione di destra, di sinistra, di prima gli italiani o prima gli immigrati, prima gli eterosessuali o prima gli omosessuali, prima i ricchi o prima i poveri.
E' questione che prima devono sempre venire le persone per bene e civili.