Il portiere è un allenatore aggiunto. Vede tutto, e deve comandare i compagni. Oltre a dirigere la squadra, il numero 1 è colui che incita i compagni, li sprona a fare meglio. Insomma, il portiere è un ruolo fondamentale per una squadra di calcio e un allenatore intelligente lascia che il portiere sia il suo vice in campo. Inoltre, ci deve essere tra portiere e allenatore massima fiducia e collaborazione negli schemi tattici: il portiere deve sapere tutto su ciò che vuole l'allenatore per poter essere preparato alla partita e guidare i compagni per una miglior prestazione possibile. Detto questo, un portiere deve essere estroverso e anche un pò matto per cercare di arrivare al top delle prestazioni.
Nonostante in Italia abbiamo spesso avuto portieri fortissimi come Buffon, Zoff, Zenga, Albertosi, Pagliuca, Peruzzi, Toldo, S. Rossi, e il giovanissimo Donnarumma, la Fiorentina sceglie di avere tra i pali un portiere straniero che raramente fa errori banali. Bartlomieij Dragowski è un portiere affidabile della Fiorentina e della nazionale Polacca, che tornerà a difendere la porta viola dopo la squalifica per una giornata. Infatti, il portierone di 24 anni è stato squalificato dopo essere uscito in maniera brusca su un giocatore della Roma lanciato a rete.
Da quando è arrivato a Firenze, Dragowski è sempre stato titolare, a parte una piccola parentesi all'Empoli nel 2019. Vincenzo Italiano, tecnico dei viola, lo preferisce a Terracciano. Comunque, si dice che tra i due portieri ci sia una sana rivalità sportiva e che c'è molta amicizia e rispetto fuori dal campo di gioco. Diversi caratterialmente e tecnicamente, Dragowski pur essendo un portiere fortissimo ha limiti calcistici sia nelle uscite sia nei rinvii. Queste due pecche, migliorabili, danno meno credito a tutto ciò che di bene si può dire in un portiere bravo di riflessi e grandioso nel parare i calci di rigore. Insomma, Dragowski potrebbe diventare una delle bandiere della Fiorentina se la società avrà grande pazienza nel saper aspettare un portiere non ancora completo.
Il ritorno di Dragowski a Bergamo è gradito. Senza nulla togliere al bravissimo Terracciano, il portiere della nazionale polacca è pronto a riprendersi i guantoni da titolare e dimostrare contro l'Atalanta di essere il numero 1 titolare inamovibile di questa squadra. L'allenatore Vincenzo Italiano gli continuerà a darà fiducia, nonostante l'ingenuità di lasciare in 10 la squadra per un'uscita troppo superficiale nella gara d'esordio con la Roma. Con la maglia numero 69 sulla schiena, alto 1,91 e un viso dalla barba folta, questo giocatore diventarà uno dei più grandi portieri al mondo, sicuramente un idolo dei tifosi viola. Galli, Toldo, Frey e Neto per esempio sono solo alcuni dei portieri che sono tutti passati da Firenze e amati per poi diventare grandi numero 1. Dragowski potrebbe già da Bergamo dimostrare ancora la sua grande forza e il suo attaccamento alla maglia viola con parate di alta classe e disinvoltura tra i pali della porta gigliata.
Piero Posillico
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