E' un Milan senza pace; quasi dovesse scontare una sorta di terribile nemesi dopo aver dominato il Mondo per 25 anni.
L'acquisto di Bonucci, indubbiamente un top della difesa, dalla Juve la scorsa estate, aveva in moltissimi rialzato le speranze: dal 2012, dagli ultimi 5 anni di disastrosa gestione Berlusconi, dopo esser stati sbeffeggiati in Italia ed in Europa, dopo le figure, in primis mediatiche, cui eravamo stati sottoposti, il Milan sta tornando tra i top club mondiali.
E con tanto di illustri benedizioni, una su tutte quella di Florentino Perez, che aveva salutato il ritorno dei rossoneri come i veri rivali di sempre del suo Real.
Sembrava fatta! I successivi acquisti, non proprio all'altezza, passavano comunque in secondo piano: erano stati spesi 230 milioni, la Champions sembrava una formalità, qualcuno azzardava il Milan in corsa per il titolo.

Intanto nulla affiorava sulla consistenza patrimoniale della proprieta' cinese, mai una dichiarazione alla stampa, ma contava poco! Il Milan era forte di 11 acquisti nuovi di pacca, delle rassicuranti dichiarazioni di Fassone sulla costruzione di una gigantesca campagna di marketing in Oriente, che avrebbe portato, da sola 90 milioni i un biennio, San Siro si riempiva di 60.000 tifosi in visibilio ad agosto per una sgambata tra scapoli e ammogliati.
E poi quel ruspante di Mirabelli! Che simpaticone, con un modo di porsi lontano da quello di un dirigente: veniva dalla gavetta e parlava al cuore del tifo: qualcuno storceva il naso, ma aveva tenuto testa a Raiola per Donnarumma, aveva portato Biglia, Conti, Kessié, Bonucci!

Pace se lo stesso Raiola diceva di non fidarsi affatto di un progetto di carta e Maldini declinava con fermezza un incarico dirigenziale, nasando di fatto la fregatura! Lo spettacolo doveva andare avanti a dispetto di questi ingrati!
A pochi in quei giorni veniva in mente di porsi delle domande! Chi e' questo cinese, chi ha alle spalle, dove trova i fondi? Anche perche' Berlusconi rincarava la dose con la favola della cessione in mani solide.

Ma era tutto fumo negli occhi, presa in giro per milioni di tifosi!
Il sogno scricchiola paurosamente il 24 settembre: Sampdoria 2 Milan 0. Zero consistenza, la squadra e' stata costruita male, non ha gioco, personalità né idee!b Solo una lunga sfilza di passaggi in orizzontale o all'indietro, gli attaccanti sono stati sbagliati! Silva e Kalinic sembrano capitati in rosa per caso. E questo poverume ce lo porteremo avanti fino a maggio, nonostante l'iniezione ricostituente di Gattuso, che tira pugni sul tavolo e si appella alla storia rossonera ed alla dignita' dei giocatori.

Arriviamo sesti, ancora in EL, stessa posizione di un anno fa, ma con 230 milioni in meno e 303 piu' interessi da restituire entro ottobre! Poi la beffa sul campo: i cugini vanno direttamente in Champions e rendono ancora una volta tutto più amaro.

Sembra finita qua, ma passano poche ore e l'Uefa ci dice che se a quelle domande sulla proprieta' cinese, nessuno in Italia ha voluto dare risposta, a parte la Gabanelli, allora ci penseranno loro: rinvio a giudizio con le pesantissime conseguenze che ne seguiranno e, di fatto, l'obbligo di scoperchiare il pentolone d'oriente (vuotissimo)!

Molti danno per certo il passaggio ad Elliot per insolvenza, ma non sara' un bene. Il fondo non sara' una proprieta' che investira' sul rafforzamento della squadra per portarla allo scudetto in due anni ed alla Champions in quattro! Sara' un Caronte che ci traghettera' verso l'ignoto: una nuova proprieta' che sara' un'incognita e che ad oggi non e' conosciuta! Potra' si far molto meglio dell'attuale, che non esiste, ma anche molto peggio, ed in ogni caso dovra' ricostruire dalle macerie! Altri anni ai margini, altri anni di sofferenza in Purgatorio.

Gli anni che, comunque vada a finire, ci tocchera' aspettare per veder riprendere forma ad un club vincente nel mondo. Non siamo mai stati cosi' lontani come ora dalla prospettiva di tornare ad essere competitivi, temuti ed ambiti da nuovi giocatori!
Altri, interminabili anni, che potrebbero non portare a nulla di tutto questo, ma ad un Milan abituato a navigare a meta' classifica.

Se non peggio.