Tra mare e le grigliate ferragostane non possono mancare i fuochi d’artificio. Il direttore sportivo della Roma, Monchi, ne spara uno niente male e che ha fatto un grosso botto: il granatiere, quasi 2 metri, franco-congolese N’Zonzi prelevato dalla sua ex squadra, il Siviglia. 

Terza la passata stagione, ma ben lontana dalle prime due, Juventus e Napoli distanti rispettivamente 18 e 14 punti in classifica, con qualche passaggio a vuoto di troppo, quest’anno, con un rinnovato entusiasmo ed una scoppiettante campagna acquisti, ambisce a ritagliarsi un posto in prima fila nell’inseguimento alla Juventus.

Le porte girevoli di Trigoria non si bloccano mai. Attivissima e gran protagonista in entrata a campionato appena finito, la Roma è una delle protagoniste assolute del calciomercato estivo. Forse scottato ancora dalla vendita di Salah ad un prezzo basso, l’ex portiere spagnolo, ha preferito subito comprare ed investire i soldi frutto di un eccezionale cammino in Champions, semifinalista e caduta per mano del Liverpool. Sempre e ancora Liverpool, un incubo ricorrente dalla finale di Coppa Campioni dell’ ‘84 persa ai rigori.

Dentro Pastore, Kluivert, Santon, Olsen, Bianda, Coric, Cristante, Zaniolo, Mirante, Marcano e N’Zonzi. Gli acquisti dei 4 italiani sono anche utili a completare l’asfittica quota di “italiani”, che vedeva il solo Stefan El Shaarawy riempire una delle 4 caselle disponibili. Infatti le norme Figc prevedono che, dei 25 componenti della rosa delle varie squadre, almeno 4 facciano parte del vivaio del club per il quale sono tesserati (De Rossi e Florenzi) e almeno altri 4 devono essere formati nel vivaio di un club italiano (non necessariamente devono essere italiani di origine; il belga Nainggolan è cresciuto in Italia ad esempio). Zaniolo e Pellegrini rientrano nella lista degli Under 21.

Fuori Alisson, Nainggolan, Sporupski, Defrel, Bruno Peres, Gerson.

Ben 11 acquisti, una squadra intera, che con i giocatori rimasti ne fanno un perfetto mix tra giovani promesse e uomini d’esperienza. Qualche esubero ancora da piazzare, come Gonalons e almeno uno tra El Shaarawy e Perotti, ma c’è ancora tempo fino al 31 agosto per le uscite. In Spagna, Francia e Germania il mercato chiude per quella data, ma In Turchia e altri paesi più tardi ancora.

Restano in cassa circa altri 35 milioni dei 62,5 (sottraendo quelli spesi per il centrocampista francese N’Zonzi), ricevuti dal Liverpool in cambio della saracinesca Alisson, per un ultimissimo colpo di mercato ed alleviare il dolore della ferita ancora aperta dallo scippo in extremis di Malcom. Magari qualche giovane scommessa sconosciuta da vincere.

Precampionato altalenante con la pesante sconfitta contro il Totthenam, in parte giustificata per differenza di preparazione, e lo scalpo del Barcellona, infarcito di seconde linee, ma col traditore brasiliano in campo. La rosa è completa in ogni reparto, a parte forse appunto un’ulteriore ala d’attacco, la famosa ala destra col piede mancino richiesta già da un anno dall’allenatore. Di Francesco avrà l’imbarazzo della scelta, doppie alternative in ogni ruolo per fare il suo 4-3-3 preferito.

A mio avviso, se l’ex neroverde farà un salto in avanti, riuscendo a superare il suo integralismo tattico, allora potrà concretamente levarsi molte soddisfazioni. L’anno scorso, dopo una serie catastrofica di sconfitte consecutive, virò momentaneamente su un 4-2-3-1 di spallettiana memoria, liberando il ninja in proiezione offensiva, con benefici immediati. Con l’allontanamento del belga, per questioni extra-calcio, quest’anno l’ago della bilancia potrebbe essere Pastore. Al Psg, dato l’affollamento di campioni nelle zone più avanzate, ha imparato a giocare più arretrato, ovvero da mezzala sinistra di centrocampo, rispetto ai tempi di Palermo. Così ha giocato anche in queste prima amichevoli d’estate. Potrà essere un’utile variabile tattica, con la sua qualità, ed arretrare o avanzare il suo raggio d’azione fino alla trequarti, innescando le punte con passaggi precisi e illuminanti. Il mister dovrà essere bravo a ruotare opportunamente le numerose pedine a disposizione, con la speranza che le cose filino per il verso giusto. I tanti arrivi, soprattutto stranieri richiedono necessariamente un periodo di adattamento, anche solo da un punto di vista linguistico. Under docet. Il passaggio da Alisson ad Olsen potrebbe levare qualche punto. Se il brasiliano ha salvato la porta con veri e propri miracoli, lo svedese, per quanto attento ed essenziale, ha qualcosa in meno del suo collega brasiliano. Karsdorp, dopo un’annata travagliata dagli infortuni, ritorna disponibile dando una valida alternativa a Florenzi sul versante di destra.

Primo impegno domenica alle 18, stadio Olimpico Grande Torino, contro i granata di Mazzarri e poi la settimana successiva in casa contro la scatenata Atalanta di Gasperini. Il tempo ci dirà se tutti questi acquisti avranno pagato o, come l’anno scorso per il Milan, la Roma rimarrà un'incompiuta, confusa e impantanata per i troppi cambiamenti.