Dopo un anno in bianconero, il centrocampista francese alla corte di Andrea Pirlo appare paradossalmente ancora un oggetto misterioso. Rabiot divide la tifoseria: c’è chi lo ama e chi preferirebbe addirittura Sami Khedira (fuori dal progetto) al suo posto. Le prestazioni di Rabiot sono certamente altalenanti. Nessuno mette in dubbio le sue qualità e anzi, a vederlo al massimo della forma sarebbe probabilmente un jolly in più nel macchinoso centrocampo di Pirlo. Le caratteristiche principali del giocatore francese sono legate alla sua fisicità ma ha dimostrato di saper giocare bene anche coi piedi. La sensazione però è che Adrien Rabiot non sia mai riuscito a dare continuità alle sue prestazioni. La scorsa stagione, alla ripresa dopo il lungo lockdown che ha tenuto i giocatori lontani dai campi di gioco, era apparso come uno dei migliori. Ricordiamo per esempio lo splendido gol contro il Milan: una progressione a tutto campo e una sassata dritta all’incrocio dei pali. In tanti erano meravigliati della ripresa incredibile di un ragazzo che al Psg aveva dimostrato tanto. Per questo la Juve aveva deciso di portarlo a Torino: duttilità al servizio della squadra. L’illusione di poterlo vedere a quei livelli però sembra essere durata poco. In questa stagione viene utilizzato ad intermittenza e spesso a partita in corso.
Nella partita di ieri contro l’Atalanta Rabiot ha rilevato l’infortunato Arthur ma, in una di quelle che poteva essere la sua partita perché molto fisica e combattuta, non è riuscito ad incidere. Pesa quell’inspiegabile palla persa dopo averla riconquistata quasi al limite dell’area della Juve che è costata il pareggio dei bergamaschi. In più, come spesso avviene, la sua irruenza è stata sanzionata con il cartellino giallo. Il tutto condito da qualche passaggio di troppo sbagliato.
Ciò che è visibile è anche la sua altalenanza all’interno delle singole partite: in alcuni tratti dei match domina fisicamente il centrocampo inseguendo anche i suoi compagni di squadra e facendo lavoro sporco, in altri sembra letteralmente staccare la spina e scomparire del tutto.
La speranza è quella di ritrovarlo completamente perché là in mezzo Pirlo ha bisogno della sua tenacia.
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