Quattro anni dopo ci risiamo:Il mondiale,la più grande manifestazione calcistica di sempre ,è finalmente iniziato portando con sé la solita aria di festa in quasi ogni parte del mondo.Quasi in ogni parte del mondo perché, come già noto, tra le grandi nazioni escluse di questa edizione ci siamo noi Italia,ma soprattutto ci siamo noi Italiani.
Si, ci siamo noi italiani perché questa volta a perdere non è stata solo la nazionale di Ventura, ma soprattutto noi popolo italiano che di calcio ci nutriamo, che di calcio viviamo, che rendiamo il calcio il main topic dei nostri discorsi.A lavoro,tra i banchi di scuola,nelle piazze, nei bar e ovunque perché per noi italiani è sempre il momento giusto per parlare di calcio.
Oggi con l'inizio del mondiale,purtroppo, ci accorgiamo che più di tutti ABBIAMO PERSO NOI!
ABBIAMO PERSO NOI che già immaginavamo di riunirci davanti alla tv, con una bibita fresca e gli amici di sempre.Juventini, interisti, milanisti,tifosi di tutte le squadre riuniti insieme a sostenere la stessa maglia, ad esultare per lo stesso goal,magia che solo la nostra nazionale è capace di mettere in scena.
ABBIAMO PERSO NOI che già sognavano di sfilare per le piazze delle nostre città,dei nostri piccoli paesi con gli occhi colmi di lacrime di gioia già alla prima vittoria, perché il mondiale arriva una volta ogni quattro anni ed ogni momento è buono per festeggiare:That's the Italian way!
ABBIAMO PERSO NOI popolo italiano da tempo sempre meno attaccato alla sua identità, sempre più diviso tra nord e sud,ma che con il mondiale per quasi un mese si sarebbe potuto unire per sostenere la stessa causa. Un popolo che quindi avrebbe ritrovato col mondiale un po' di quell'unità così tanto assente ma che la nazionale riesce a trasmettere QUASI ogni due anni in occasioni di mondiali ed europei.
E adesso? Adesso non ci resta che aspettare, aspettare che magari tra due anni, con il Mancio e SuperMario,tutto questo possa avverarsi.Nel frattempo non ci resta che sperare almeno in una di quelle storie che spesso i mondiali ci hanno saputo regalare,che sia l'incoronazione finale di Messi e della sua Argentina, che sia il ritorno alla vittoria dell'affascinante Inghilterra poco importa, basta poco per accontentarsi.
Quindi, cari amici italiani abbracciatevi forte e voletevi tanto, anzi tantissimo bene, perché oggi è più difficile essere italiani.
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