Visto dal Bel Paese questo Mondiale di calcio arriva nell'ombra, senza ribalta, senza enfasi, senza attesa. La nostra Nazionale non qualificandosi ha spento le luci della ribalta e appassito l'euforia dell'evento sportivo più importante del pianeta; non ce ne vogliano Brasile, Germania, Argentina, Spagna, Francia eccetera eccetera, le guarderemo in tv certo, ma senza emozione; come dopo aver prenotato un tavolo nel miglior ristorante della città, per una serata a lume di candela con una top model e poi ritrovarci al tavolo, tra mille leccornie, ma maledettamente soli. Lei non c'è, non partecipa e a te resta solo un conto salato da pagare....

Il problema è che - ben che vada - dovranno passare ben quattro anni prima del prossimo Mondiale, sperando di esserci nuovamente; dal morso di Suarez a Chiellini che sancì la nostra disfatta nel 2014 al 2022 sono 8 anni! Un periodo lunghissimo: immaginiamo di ritrovare dopo 8 anni un neonato e capiremo la dimensione di questo lasso di tempo. Già perchè nel 2014 il Mondiale per noi fini subito, nelle tre partite del girone: la illusoria vittoria nella prima contro l'Inghilterra e le due catastrofiche sconfitte con Costarica (!) e Uruguay. A pensarci bene forse è meglio non giocarlo proprio, piuttosto che viverlo in questo modo. Consolazione magra, ma pur sempre consolazione....

Cosi le grandi del calcio si ritroveranno nella grande festa che probabilmente sancirà un duello Brasile contro Spagna, con Germania e Francia outsider. Forse ci sarà qualche sorpresa, magari una europea (Inghilterra?) o una sudamericana (pensiamo Uruguay più di Argentina...). Magari ci sorprenderà una africana (come quasi sempre succede a ogni Mondiale), che superato l'effetto sorpresa e vinto il Mondiale della simpatia, si arenerà soddisfatta agli ottavi o quarti che siano. Forse non sarà il mondiale dei Messi, Ronaldo e Neymar, i top dei top player: il primo perchè appare destinato a fallire sempre gli appuntamenti importanti della sua Selezione, per di più essa stessa nella bufera di polemiche di natura politica (mancata amichevole con Israele) e a luci rosse (accuse di molestie sessuali al suo selezionatore); il secondo vive un momento di dolorosa meditazione, dovendo decidere se lasciare dopo 11 anni il grande Real Madrid, che però economicamente lo colloca dopo Messi; il terzo è reduce da un infortunio che gli ha fatto finire anticipatamente la stagione, cominciata col Barcellona e mai proseguita col PSG, che pure lo ha strapagato senza mai disporne: in che condizioni si trova?

Sarà certamente il Mondiale della tecnologia e non solo per la modernità degli stadi che ospiteranno la manifestazione, ma perchè la FIFA grazie alla lungimiranza del suo presidente (almeno un Italiano che si fa onore...), ha deciso di introdurre il VAR, garanzia - almeno lo speriamo vivamente - che non ci saranno arbitraggi stile Moreno, di Corea del Sud-Italia 2002. Comunque vada sarà un successo, dice il detto: che la festa cominci e pazienza se - come in ogni festa- non tutti sono invitati a partecipare...