Sono nonno di un nipotino di 7 anni che da un paio a questa parte, giocando a pallone con i suoi amichetti deve, durante le loro partitelle, scegliere obbligatoriamente una squadra da rappresentare, e quale avrebbe preferito avendo un padre romanista e un nonno milanista? Ancora, poverino, non si è deciso, a volte è nei panni di Dzeko, a volte in quelli di Higuain (pardon...) di Piatek e altre volte sta in porta e lì vuol essere solo Donnarumma!  
Battute a parte mi risulta difficile dopo due anni di vani quanto inefficaci tentativi mirati a coinvolgere il nipotino ad una prossima rinascita del nostro Milan convircelo in tal senso. A nulla sono valsi i racconti relativi alle nostre epiche vittorie in Champions League, Coppa del Mondo e nel campionato italiano dominato per oltre un ventennio: è un bimbo e non ha questa riserva di memoria storica, con la quale invece noi tifosi RossoNeri adulti ci siamo andati in pensione! Con i suoi compagni vuole parlare al massimo dell'ultima partita di campionato, ma con questi chiari di luna c'è poco da raccontare... e mi ripete la domanda: "ma tu, nonno, perché sei del Milan se sei nato a Roma?"  

In effetti c'è una distonia in questo, ma penso di averla illustrata in un articoletto edito su C.M. Vivo x Lei del 26 Aprile scorso dal titolo "Quando scambi le figurine". In quel breve racconto narro come da adolescente, fulminato nel match Roma Milan del Febbraio 1962 dalla maestria calcistica del mitico Gianni Rivera, trasformai, di colpo, il mio tifo da romanista a milanista, e tutt'ora, a distanza di oltre 50 anni proclamo fieramente avendo vissuto in questo mezzo secolo, come in tutte le famiglie, momenti di gloria alternati ad altri molto più bui, delicati, complicati ma sempre superati con meritato successo!

Ma ritorno alla domanda iniziale che dovrebbe trovare una sola risposta volta a convincere un bimbo vispo, intelligente e dallo spirito sportivo quale è il mio nipotino che così mi interroga: "nonno, perché il Milan non vince più?" Qui penso che la risposta non sia una sola, come in matematica quando l'equazione è di primo grado la risposta sarebbe semplice e giocoforza una sola: gioca male, ergo non fa punti in classifica, ergo è fuori dai giochi! No, non è così! Quanti fiumi d'inchiostro abbiamo speso in questi ultimi anni per descrivere la lenta agonia del nostro Milan! Sì, è vero che la squadra non ha elementi di valore, non annovera fra le sue file nomi di calciatori celebri (come eravamo abituati un tempo... non ricordo i vari palloni d'oro!), ma è altrettanto vero che spesso, stranamente troppo spesso ci hanno fatto passare per campioni del calcio quelli che, fuori dal nostro campionato calpestano, al massimo, i campi di qualche sperduto college di oltreoceano. 
E in ultimo la dirigenza: dai tempi di Silvio Berlusconi si sono alternati vari Management, più degni di vestire i panni della squinternata Banda Bassotti che non quelli della mitica e inconfondibile livrea RossoNera dell'A.C.Milan che è stata da esempio nel mondo per il suo modus operandi (vedi Galliani Braida e tutto il loro staff).

E per finire oserei esternare un mio personale pensiero: la città di Milano negli ultimi 10/15 anni è diventata, con successo, una metropoli europea tra le più famose, bella, vivibile, affascinante, produttiva e molto appetibile per viverci e guadagnarci, soprattutto per le mogli o compagne dei calciatori. Milanello diventa così un parco per picnic e relax anziché luogo di fatica e sudore! Il triangolo della moda nel centro di Milano e la vita notturna rinomata in tutta Europa completano l'opera... e così da Milano non se ne vuole andar nessuno... a dispetto dell'esclusione dalle Coppe!            Ma questo è veramente difficile da spiegare al mio nipotino!
E così anche per questa estate dovrà tenere la sua maglietta rossonera ripiegata nel suo armadio al riparo dal sole cocente e dalle goccioline di salsedine che potrebbero sbiadirla! ... e allora meglio riporla, ma speriamo che non ci debba aggiungere, perché non si tarli, un sacchetto di naftalina!!! ... sarebbe la fine!

                              Sempre, forza Milan!  Un abbraccio

                                      Massimo 48