Sono ormai settimane che puntualmente leggo su questo sito articoli riguardanti la poca solidità finanziaria di Yonghong Li. E ogni volta noto che c'è un tentativo di attaccare il nostro club e far preoccupare i tifosi quasi come se le vicende poco chiare di Yonghong Li possano in qualche modo intaccare il Milan. Nelle righe che seguono cercherò di spiegare la situazione Milan.

Prima cosa dobbiamo scindere il Milan da Yonghong Li. E' buona cosa sapersi, ma se Yonghong Li dovesse svegliarsi una mattina e dichiarare fallimento, il Milan non va in nessun tribunale sia esso italiano che cinese.
Il Milan è un asset di Yonghong Li completamente a pegno di Elliot  management corp. Ebbene sì Elliot, nella figura di Paul Singer, prestando oltre 300 milioni (180 a Li e 120 al Milan) ha richiesto un pegno su tutte le azioni in possesso del nuovo presidente del Milan (per l'esattezza il 99.3% circa). Questo pegno fa si che laddove Yongong Li dovesse essere insolvente, il Milan passerebbe nelle mani di Elliot e spetterà appunto all'hedge fund americano decidere il futuro del club.

E' chiaro a tutti dunque che se Yonghong Li ha speso più di 750 milioni per andare alla presidenza del Milan, tra poco tempo Elliot con meno della metà si porterebbe a casa il Milan ed avrebbe un Milan che patrimonialmente varrebbe molto di più perchè possa piacere o meno la rosa di quest'anno ha un valore più elevato di quella dello scorso anno.

Giusto per dare qualche informazione a chi magari a poca dimestichezza in materia. Elliot è una società di gestione dei risparmi. Quindi raccoglie soldi tra diversi investitori, per investirli in operazioni tipicamente di alto rischio, con l'obiettivo di restituire agli investitori un alto rendimento. E' la classica legge del più rischio più guadagno. Elliot raccoglie qualcosa come 34 miliardi di dollari circa 28 miliardi di euro. In quella che è la sua attività primaria ovvero quella altamente speculativa è uno tra i più grandi players al mondo. Quindi Elliot non investe con il rischio di perderci, ma con la voglia di massimizzare i guadagni.

Ed in questo caso Elliot ci ha visto bene: ha diviso il debito in una tranche dedicata al Milan, che doveva servire a rinforzare la rosa. Ha richiesto a Yonghong Li di accollarsi tutto il debito pregresso (270 milioni) in modo tale che il Milan risulta esposto per 120. Ha richiesto a Yonghong Li di intervenire con apporti propri laddove ci fosse un deficit nella gestione ordinaria. Tutte queste cose sono molto impegnative per il presidente, ma assolutamente benefiche per il Milan. Ed è per questo che definisco Yonghong Li  un eroe diverso... perché rischiando sulla sua pelle, ha dato ossigeno e speranza al Milan.
Ad oggi ancor più di Berlusconi potrebbe essere definito il presidente più generoso.

Giusto per chiudere e tranquillizzare i miei co-tifosi. Elliot non è un mostro a 54 denti che sbranerà il Milan. Elliot quando deciderà e quando potrà fare i propri interessi, in automatico farà anche gli interessi del club. Sarebbe tutto di guadagnato per Elliot se riuscisse a trovare un imprenditore o un emiro disposto a comprare il Milan ad un prezzo vicino ai 400 milioni o comunque anche inferiore ma con la volontà di accollarsi il debito in essere.
E per come girano le cose nel mondo della finanza è molto probabile che Paul Singer questo scenario l'abbia avuto in testa nello stesso momento in cui ha deciso di prestare i soldi a Yonghong Li.