Voglio iniziare questo pezzo citando Ottavio Bianchi, ex allenatore, che settimana scorsa disse:"Buffon è, è stato e sarà Buffon, ma l'età è quella che è. C'è l'occasione di dare agli altri la possibilità di fare un po' di esperienza internazionale. Io guardo il presente, non il passato, il campo lo vedono tutti i giorni, se un giocatore di 16-17-18 anni è più bravo di uno di 40 è inammissibile che non lo facciano giocare. Non bisogna solo pensare "questo fa spogliatoio". Affermazione che già allora definii assurda, affrettata, che metteva in una competizione non sana due portieri (Buffon e Donnarumma) che reputo il presente e il futuro assicurato del nostro calcio. Sostenevo e sostengo che Buffon può dare ancora moltissimo al calcio, bianconero e azzurro, e che quando capirà di non poterlo più fare ho pochi dubbi che sarà lui il primo a fare un passo indierti. Ebbene, signor Bianchi Lei è solo il capofila di una congrega di frettolosi e non lucidissimi nei giudizi "addetti ai lavori" che, come al solito, preventivamente avevano crocifisso Buffon. Ebbene signori miei, ho il presentimento che vi toccherà tornare ancora per un po' nel vostro silenzio atavico ancora per un po'. Non aggiungo altro. Per il resto giudico la prestazione di questa sera la più importante da inizio campionato ad oggi, per diversi motivi. Una gara iniziata con il pallino del gioco nelle mani dei bianconeri, che forse hanno concesso al Lione qualche ripartenza ma comunque controllata; un arbitraggio molto strano, che necessiterà di un'attenta analisi a freddo per valutarne a fondo il livello, che a me è parso molto molto basso. Il rigore loro però c'era: spesso vedo troppo nervosismo da parte nostra sui calci da fermo Quando sembrava che, nella migliore delle ipotesi, si potesse portare a casa un pari, ecco che con una squadra organizzata e con un Allegri coraggioso, anche qui alla faccia di chi lo accusa di scarso coraggio, attraverso cambi offensivi, siamo riusciti a portare a casa tre, importantissimi, punti. Diciamolo a caratteri cubitali: questa sera senza Buffon molto probabilmente non l'avremmo portata a casa ma già il fatto che la squadra, dopo l'espulsione di Lemina, non si sia sfilacciata come sarebbe potuto accadere, è un segnale molto ma molto positivo. Note di merito per Cuadrado, che ha pescato il Jolly della vittoria, a Higuain che quando non è in serata dal piede caldo per metterla in rete, si riscopre uomo squadra, con palloni recuperati, giocate per consentire alla squadra di respirare e salvataggi di testa in area; oltre a un'apertura di gioco straordinaria che ha avviato l'azione del gol. Insomma, ha contribuito molto pure lui questa sera. Benissimo Alex Sandro, che ogni partita dimostra sempre più la bontà di un investimento molto importante fatto su di lui. Bene la squadra nel suo complesso. Chi non mi è piaciuto ? due nomi: Dani Alves e Dybala. E voglio trattare la mia valutazione della prestazione proprio considerandoli in coppia: perchè Dybala, quando gioca il brasiliano, si allarga sempre sulla destra a cercare quegli arabeschi che cercava Messi con il brasiliano ai tempi del Barcellona, in un modulo però completamente diverso. Questo da noi può funzionare in alcuni momenti della partita, quando magari inneschi gli inserimenti delle mezze ali, ma in generale toglie a mio avviso valore a un calciatore, Dybala, che secondo me dovrebbe sempre stare nel cuore del gioco. Su Dani Alves, invece, non ci siamo nella maniera più assoluta. Si è presentato col piglio giusto, con la maglia numero 23, in onore di Lebron James, giocatore che si reinventa, ma al momento è rimasto con la mentalità catalana, non esportabile in una squadra italiana. La sua tecnica formidabile lo porta spesso ad essere lezioso all'inverosimile, a saltare magari l'uomo ma a perdere successivamente palla; questa sera ha perso moltissimi palloni che, in altre circostanze, possono essere letali. Già lo scrissi tempo fa: o capisce che il contesto in cui si trova è diametralmente opposto ad un contesto come quello blaugrana o non so in che termini possa incidere in positivo nell'economia generale della squadra. Siamo ancora all'inizio e, ovviamente, la mia speranza e il mio auspicio è che, una volta terminato il rodaggio italiano, riesca ad imporsi. Concludendo, quella di stasera è a mio avviso una vittoria chiave: sia in ottica passaggio del turno, un bel passo avanti, sia in ottica prosieguo stagione: abbiamo dimostrato che, pur nelle difficoltà, se non ci si disunisce, se si rema tutti dalla stessa parte e se ci si mette cuore , le partite si vincono. Inoltre, al giro di boa, manteniamo la rete inviolata, altro segnale importante di una difesa che è sempre presente.