Prendo spunto da due ottimi articoli letti qui su calciomercato.com.

Il primo riguarda una breve intervista fatta all’allora Presidente Tavecchio, al quale si chiedeva perché non ci fu un controllo accurato della transazione Berlusconi-Li. Ovviamente, da buona storia tutta italiana, tutto tace e nessuna risposta convincente pervenuta.

La seconda, è l’intervista a Gerevini del signor Longo. Anche qui, continua a piovere sul bagnato e, se possibile, la situazione si fa ancora più fitta di mistero.

Non me ne vogliano i tifosi milanisti, ma questa situazione paradossale mi serve per porre all’attenzione un problema non di poco conto; vi ricordate il caso Parma?! Vi ricordate le parole dure del Presidente Tavecchio?! Vi ricordate la figura barbina che ha fatto il nostro calcio?!

Anni dopo, cosa è cambiato?! Ve lo dico io, assolutamente niente.

Ne è testimonianza non solo il caso Milan, ma anche e soprattutto i casi Vicenza e Pavia. Entrambe sono fallite. Entrambe, però, con un controllo più accurato e veritiero potevano essere salvate. Dove sono finiti quindi i controlli tanto paventati dalle istituzioni?!

Il calcio in Italia è una cosa seria, un business che muove miliardi di euro; per queste ragioni va tutelato. Va salvaguardato da personaggi poco trasparenti (Li?!) e da investitori alla ricerca di un po’ di pubblicità (vedere il caso Parma e Pavia).

Alla fine, pero, il calcio è qualcosa di meraviglioso. Perché nella tragedia sportiva, ci regala sempre storie strappalacrime che lo rendono, alla lunga, lo sport più bello de mondo.

Basti vedere la storia del Vicenza, ormai fallito, che sta concludendo il suo ultimo campionato tra i professionisti grazie a dei tifosi fantastici che gremiscono gli spalti in qualsiasi stadio di provincia si giochi: non importa che sia fuori o in casa. Il destino della loro squadra è segnato, ma loro portano con gioia in giro per l’italia i loro colori.

Basterebbe quest’ultima storia, per chiedere più controlli e più attenzione da parte delle istituzioni sul movimento calcio.

Sappiamo tutti, però, che un altro caso Parma sta nascendo e crescendo da qualche parte dello stivale. È solo questione di tempo.