La solidarietà nel calcio è fondamentale, specialmente quando si tratta di aiutare realtà difficili, che vivono in località problematiche e dove il calcio è una delle poche attrattive o varianti alla quotidianità sempre più deprimente. Premesso che i campionati si vincono sul campo, la salvezza si conquista sul campo, la permanenza in una categoria si conquista sul campo, però quando si manifestano delle irregolarità, a questo punto presunte visto l'esito della vicenda, una enormità di interrogativi sorgono. 

La Vibonese calcio, è passata dai fuochi d'artificio del 24 agosto, dalla festa negli spogliatoi, perché il suo ricorso era stato accolto dalla Corte d'Appello Federale, organo di giustizia presso la FIGC, e si disponeva la riammissione in serie in Lega Pro. La stagione 2016/17 è stata la prima in Lega Pro della Vibonese, non la prima in serie C.  Un girone di andata disastroso, recupererà solo con le ultime partite ma non basteranno. Alla finale dei Play out si scontrerà con il Catanzaro. Un doloroso derby. Sarà il Catanzaro a vincere pur con mille polemiche.
A causa di presunte irregolarità commesse dal Messina, ora in serie D, veniva presentato il ricorso, accolto e si festeggiava il ritorno in Lega Pro.
Ma non si dava esecuzione immediata alla sentenza. Con il risultato che la Vibonese non sapeva dove giocare, in serie D o Lega Pro? Con un calciomercato condizionato e danni subiti importanti.
Ma non finisce qui. La FIGC, fa ricorso contro una sentenza del suo stesso organo,
insieme alla Lega Pro.

Morale della non favola? Il Collegio di Garanzia dello Sport, a Sezioni Unite, il 15 settembre ha accolto il ricorso presentato congiuntamente dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio (F.I.G.C.), in persona del Presidente, Carlo Tavecchio, e dalla Lega Italiana Calcio Professionistico (Lega Pro), in persona del Presidente, Gabriele Gravina, contro la Società U.S. Vibonese Calcio s.r.l., nonché nei confronti della Procura Federale FIGC, della Procura Generale dello Sport c/o il CONI e della società A.C.R.Messina, per l'annullamento, previo assenso di misure cautelari, della decisione resa dalla Corte Federale d'Appello della FIGC, di cui al C.U. n. 34/CFA del 30 agosto 2017, sul reclamo dell'U.S. Vibonese, che, in accoglimento del ricorso proposto da quest'ultima, ha disposto la retrocessione all'ultimo posto della società A.C. R. Messina nello scorso Campionato di Lega Pro (s.s. 2016/2017), determinando la reintegrazione della compagine calabrese nell'organico del campionato di Serie C per la stagione sportiva 2017/2018. 
Il Collegio HA ANNULLATO la decisione della Corte Federale d'Appello della FIGC,
di cui al C.U. n. 34/CFA del 30 agosto 2017, e, per l’effetto, RINVIA al Tribunale Federale Nazionale di primo grado endofederale.

In conseguenza di ciò la Vibonese viene rispedita in serie D. Ad oggi non ha giocato una sola partita, ha pagato gli stipendi ai suoi giocatori, e la cosa non finirà qui. Sono sempre di più le voci che vogliono il ritiro della squadra dalla serie D, altre che la società andrà avanti d'urgenza nelle vie ordinarie sperando in una sospensiva che significherebbe ammissione in Lega Pro, temporaneamente. Senza dimenticare il processo che si dovrebbe svolgere al Tribunale Federale.

La sensazione che si ha è che la Vibonese in Lega Pro in questa stagione non ci andrà, il sistema ha deciso. Le regole non sono uguali per tutti ed il calcio ha subito una situazione incredibile, ma ignorata dai principali media di settore.
Intanto arriva da diverse società solidarietà alla Vibonese per quello che ha subito e continua a subire, sarebbe bello un gesto anche da parte del Crotone Calcio,  se non dalle società della massima serie oltre che da quelle della Lega Pro, per cercare di far capire cosa è accaduto ad una squadra calabrese, che con fatica, impegno, passione e rispettando tutte le regole, ha cercato di regalare qualche sogno ai suoi tifosi. Degli errori ci sono stati, è vero, ma se fosse accaduto ad una squadra più famosa ed importante rispetto alla Vibonese, che storia si racconterebbe oggi?
Il finale sarebbe lo stesso?