Dopo il clamoroso rifiuto al Napoli, Simone Verdi spiega la sua scelta ai microfoni di Sky Sport 24. 
Ecco le sue parole: "Non è stato un no al Napoli, io non volevo lasciare il Bologna a gennaio. Sono lusingato, ed è normale avere avuto dei momenti di tentennamento. Sia la società che i tifosi mi hanno fatto sentire la loro vicinanza sui social. Volevo finire questo percorso di crescita. Il Bologna mi ha detto che i soldi facevano comodo, ma erano contenti in ogni caso. La scelta è stata mia, ma ripeto che non è stato un no al Napoli, alla città o ai tifosi. Ringrazio Giuntoli perché ha cercato di convincermi in ogni modo. Anche Sarri ci ha provato ma non mi sentivo di fare questa scelta adesso".
(Ci auguriamo tutti che sia così e che non sia stata la falsa nomea della città a precedere De Laurentiis).
Verdi termina: "In molti sui social, come Sepe o Tonelli, mi hanno detto: adesso fai il fenomeno?"

Ora ci chiediamo: cosa sarebbe accaduto se alle porte del Bologna avesse bussato la Juve? Avrebbe sicuramente accettato, ma chissà, forse in futuro...
Del resto a 25 anni è giunto il momento di fare una scelta: continuare il percorso in "squadrette" o dimostrare di essere maturo ed andare in una squadra maggiore. Inoltre non si può sperare di andare in una squadra di livello superiore ed essere schierato come titolare, ma bisogna dimostrare all'allenatore, allenandosi ogni giorno e con determinazione, di avere un talento.
Se tutti avessero paura di non giocare in squadre maggiori, al Barcellona o al Real Madrid non andrebbe nessuno.

Intanto il Napoli studia le alternative: i primi nome sono Deulofeu, Politano o Berardi, ma spunta anche Lucas Moura (dotato di tecnica e velocità) del PSG.