Avrei voluto esprimere la mia idea molto prima, ma mi sono detto: aspettiamo il derby d'Italia, magari succede qualcosa di eclatante che aiuterà la mia disamina. Ahimè, per una volta, non è successo proprio niente.

Stiamo parlando di VAR, un progetto ambizioso voluto per forza da Stravecchio (il fatto che sia interista sfegatato lo aggiungo come informazione; magari a fine campionato potrà tornarmi utile…) e presentato in pompa magna per risolvere il problema del calcio italiano: la Juve ruba e anche se non ruba, alla fine ruba lo stesso, quindi è ora di finirla.

Dopo 4 mesi di ermafrodito (riprendo di nuovo Chirico) cosa è cambiato?! 
Sicuramente gli errori sono finiti, la Juve è decima e al comando c'è chi lo merita veramente, non lo schifo degli ultimi 120 anni di calcio.
Ah no… aspettate; la Juve non è decima, gli errori non sono finiti e al comando non c'è chi merita veramente. Ma allora cosa VARia questa VAR? Assolutamente niente.

Gli errori (vedi ieri sera, episodio che va sommato a tanti altri) non sono finiti, davanti c'è una squadra che oggettivamente ha beneficiato a suo vantaggio dell'ermafrodita: ricordate il progetto ambizioso di Stravecchio citato prima…

Ma questo articolo non voleva essere di parte, quindi si torna all'oggettività: questa VAR è veramente incomprensibile. È un progetto di cui il calcio aveva bisogno, ma non sicuramente impostato in questo modo. Il suo uso indiscriminato per situazioni soggettive non è la soluzione di tutti i mali. Per non parlare del fatto che siamo passati da usarla per uno starnuto, a non usarla mai quando serve.

Tutti ci ricordiamo le prime giornate: l'attaccante si scaccola (scusate la parola); VAR. Il difensore starnutisce, VAR. Il bambino fa la linguaccia, VAR. Ultimamente il suo uso è molto diminuito, forse perchè si sono accorti della banalità della situazione. Molto spesso, però, è diminuito in modo sbagliato, tralasciando episodi più o meno chiari, per altri quantomeno discutibili.

C'è una soluzione a tutto questo? Secondo me si. Togliere la VAR per situazioni soggettive: su un monitor non si può giudicare un fallo di gioco: non si può giudicare l'intensità del fallo, l'intenzionalità. Sono tutte variabili soggettive. Usiamola per cose univoche: gol viziati da fuorigioco, falli a palla lontana, palla dentro-palla fuori, fallo dentro- fallo fuori area.
E restituiamo all'arbitro la sua centralità. 

Da ex arbitro posso capire cosa passa per la testa dell'arbitro durante, magari, una azione caotica in area di rigore: "posso sbagliare, posso non vedere, tanto al massimo di pensa la VAR".
Ecco nel corso che ho fatto per diventare arbitro, la prima cosa che viene insegnata è: non pensare mai di poter sbagliare. Sii concentrato, prendi le decisioni che ritieni giuste nel poco tempo che hai a disposizione. Ma soprattutto, non ripensare mai agli episodi che hai giudicato: hai preso una decisione, quella è definitiva. 
Mi immagino un arbitro di poca esperienza che per esempio si trova Orsato (per indicare un arbitro di caratura internazionale) come VAR; è ovvio che sia succube della sua personalità. del suo carisma. Quindi le decisione non può prenderle; o almeno non può giudicare con serenità.

Questa VAR non ha cambiato molto, se non il fatto che una squadra che ha subito un torto si possa sentire legittimata ad essere accerchiata o vittima di piani stabiliti dall'alto. 

D'altronde io (arbitro) come essere umano posso sbagliare… ma se sbaglio vedendo l'azione da 10 telecamere diverse… qualche dubbio ai tifosi può venire.