Nelle prime 2 giornate di campionato sono stati assegnati 8 calci di rigori, tanti quanti nelle prime 2 giornate della passata stagione senza VAR.  

Purtroppo senza l'ausilio di questa nuova tecnologia ci sarebbero stati errori clamorosi e polemiche a non finire, ad esempio il fallo di Rugani su Galabinov , in Genoa - Juventus, sarebbe stato un errore gravissimo, che un arbitro esperto come Banti non può commettere.  E' ovvio che il VAR non è infallibile, ma io lo paragono, ad esempio, ai sistemi antifurto delle auto, non portano i furti a zero ma sicuramente ne riducono il numero.

Quello che sta accadendo, però,  è che gli arbitri si sentano deresponsabilizzati e quindi non prendano più decisioni difficili e non si assumano responsabilità , nel bene o nel male, che fino all'anno scorso si sarebbero assunti.

Per assurdo si sono creati l'alibi che se anche dovessero sbagliare, decidendo o non decidendo, c'è comuinque il VAR che sistema tutto; il fallo di Bonucci su Joao Pedro, in Milan - Cagliari, l'anno scorso si sarebbe fischiato, quest'anno invece l'arbitro è come se avesse aspettato il verdetto del VAR.

Il VAR non è la soluzione a tutti i mali del calcio, ma sicuramente è uno strumento che aiuta ed è assurdo che alcuni tesserati possano criticarlo dicendo che in questo modo si potrebbero assegnare 50 rigori a partita; se i rigori ci sono, con o senza var si ha il dovere di sanzionarli.

Gli arbitri hanno il dovere di svolgere il proprio lavoro in totale serenità e, senza pensare che poi le loro sensazioni o le loro decisioni possano essere inficiate dalla tecnologia.

Al prossimo errore ci ritroveremo ancora qui a parlarne.