Questo weekend abbiamo assistito al boicottaggio della classe arbitrale nei confronti del Var. Come dice il proverbio: "Tre indizi fanno una prova".
Il gol annullato al Crotone in maniera inspiegabile, il gol di mano di Cutrone e il mani in aria di Koulibaly fanno gridare allo scandalo.

Tagliavento che sul campo aveva preso la decisione giusta convalidando il gol del Crotone, ma che dopo aver rivisto le immagini ha deciso inspiegabilmente di annullare un gol regolarissimo, è un fatto inaccettabile perché non ci sono spiegazioni e questo vuol dire che o sei in malafede o non conosci il regolamento pertanto devi smettere di arbitrare.

Il gol del Milan di Cutrone di braccio e irregolare e tutte le giustificazioni ridicole dalle immagini sono arrivate 9 minuti dopo cosa assolutamente non vera:" tutte le immagini sono visibili dopo qualche secondo";  la giustificazione è 'ma si sono concentrati sul fuorigioco', come se uno andasse dal medico per il raffreddore durante la visita il medico e scopre la febbre però non gli dà nulla per curarla, perché tanto era andato lì per il raffreddore giustificazione cretina, se si riguarda l'azione si guarda nel suo complesso e non solo parzialmente.
Un altro fatto grave è il mani in aria di Koulibaly. A me non interessa il giudizio se era rigore o non era rigore, il fatto grave è che l'arbitro come espressamente richiesto da Rizzoli deve andare a rivedere ogni tocco di mano in area. Ma per paura di prendere una decisione difficile si è deciso di bypassare il Var. 

Seppur sostengono che tutta la classe arbitrale vede di buon occhio l'utilizzo del Var, i designatori Rizzoli e Rosetti snocciolano numeri incoraggianti sull' utilizzo del Var la sensazione è che all'interno dell'Associazione Italiana arbitri non tutti remano dalla stessa parte. Come in tutte le cose ci vuole chiarezza sulle modalità di utilizzo e soprattutto uniformità di giudizio in tutte le partite. In caso contrario si rischia di falsare il campionato.

Gli errori ci stanno perché gli arbitri sono degli esseri umani. Ma quando gli errori sembrano volutamente fatti, allora la questione è grave.