Tra le grandi realtà del calcio italiano, negli ultimi anni si è inserita con prepotenza l'Udinese che ha più volte centrato la qualificazione europea, grazie soprattutto alle prestazioni e ai gol del suo bomber senza tempo Totò Di Natale, oltre che alla bravura di Francesco Guidolin, ex tecnico bianconero sostituito da Andrea Stramaccioni in questa stagione. Se Di Natale è la punta di diamante della rosa friulana, tante sono state nelle ultime annate le pedine fondamentali, a partire dagli altri due senatori Pinzi e Domizzi, per arrivare ai talenti che adesso sono protagonisti in top club, ovvero gente come Sanchez, ora all'Arsenal dopo l'esperienza al Barcellona o Asamoah e Pereyra nella Juventus. Dal 2012, inoltre, al centro del progetto friulano, titolare inamovibile per Guidolin prima e Stramaccioni poi, c'è un brasiliano, divenuto presto idolo dei tifosi: Allan Marques Loureiro, acquistato dal Vasco da Gama e arrivato in Friuli sottotraccia, con la critica interessata maggiormente all'acquisto dei due suoi connazionali Willian e Maicosuel, il primo sparito ben presto dai radar del calcio italiano, O'Mago ricordato invece principalmente per il maledetto cucchiaio dal dischetto nei play-off di Champions League contro lo Sporting Braga. Al suo arrivo in Italia, Allan era sconosciuto ai più, ma Guidolin ha sin da subito creduto in lui, facendolo debuttare da titolare già alla seconda giornata del campionato 2012/13, nella brutta sconfitta casalinga contro la Juventus, vittoriosa per 4-1. Nonostante la batosta, Allan fu tra i migliori in campo e regalò a Lazzari l'assist per il gol della bandiera dei bianconeri friulani. Con prove di grande sostanza, in poco tempo Allan è finito al centro del progetto di Guidolin, con cui il rapporto non è sempre stato idilliaco, ma il tecnico di Castelfranco Veneto non ha mai potuto fare a meno del suo guerriero. Guerriero che rispecchia a pieno le caratteristiche del mediano vecchio stampo, tutto corsa e sacrificio per i compagni. Il mediano cantato da Ligabue nel brano dedicato a Lele Oriali. Allan però, rispetto a quanto affermato dal noto cantautore, non copre solo "certe zone", ma copre tutto il campo: in pressing sul portatore di palla avversario al limite della sua area e un instante dopo, nella metà campo avversario, pronto a scambiare il pallone con chi deve trasformare l'azione in oro. Questa sua voglia di sacrificio non gli ha ancora permesso di poter esultare con la maglia bianconera, ma Allan ha comunque fatto innamorare i propri tifosi: il brasiliano è un lottatore che mette in campo il cuore e, grazie a questo, è entrato nel cuore dei suoi tifosi. I supporter friulani infatti ne apprezzano la sua capacità di non arrendersi mai, di uscire dal campo esausto, dopo un'intera partita giocata dando il massimo sempre, in ogni zona di campo, per sopperire alla mancanza di "piedi buoni", come canta Ligabue e tipici dei brasiliani. Allan è un classe '91 e presto potrebbe diventare uomo mercato dell'Udinese, pronto così a volare in una big, pronto comunque a continuare la sua "vita da mediano, sempre lì, lì nel mezzo".