Se fino a pochi giorni fa il campionato sembrava essere finito, è bastato alla Juventus, che continua ad avere la difesa più formidabile del campionato (e i campionati, salvo qualche eccezione, si vincono a partire dalla difesa) arrestarsi contro la Spal, perché magnetizzata dai venti di Madrid, per rendere più concreta l'arte del possibile.

Illusioni, sogni o possibilità effettive? Dall'Inter che ha illuso tutti, anche se poi alla fin dei conti si sapeva bene che non poteva durare il suo permanere in vetta, al Napoli che volava, alla Juventus che ritornava.
Ed ora il balletto è ripreso.
Un balletto che rende tutto più frizzante ed emozionante e che verrà interrotto a causa di una sosta Nazionale (inutile), che nell'anniversario dalle ben 120 candeline della FIGC avrebbe il compito di far riavvicinare gli italiani dopo la disfatta contro la Svezia, sempre più infuriati con il sistema attuale che ne ha determinato il fallimento e che probabilmente avranno di meglio da fare che seguire una Nazionale che dovrà affrontare le fatiche di Ercole per riconquistare il Paese.
Una sosta che avrà solo lo scopo di preparare la carica per l'ultima tornata della Serie A e rendere ancora più amaro quell'eliminazione dai Mondiali 2018 che si giocheranno in un clima assolutamente difficile.

Era da anni che forse non si ricordava una Serie A così equilibrata sotto il segno del possibile. Ciò perché vi è stato un livellamento verso il basso? Visto che squadre come il Benevento a 10 punti ancora possono sperare in una salvezza quasi messianica, o meglio alla calabrese ricordando l'impresa del Crotone? O perché squadre come il Milan che erano fuori da tutti i giochi ora si trovano lì a rincorrere e sfiorare l'impresa piazzamento Champions, che ad inizio stagione era certamente lo scopo infallibile visto il mercato da 200 milioni di euro?

Oramai la lezione l'abbiamo compresa pienamente, niente più certezze, salvo catastrofi enormi, è questa una stagione da vivere turno dopo turno fino all'ultima domenica, all'ultimo respiro, all'ultimo calcio al pallone, all'ultimo fischio arbitrale, con o senza VAR.