Di tutte le tifoserie che odiano la Juve, quella che ha meno ragioni per farlo è il Bologna. Come già scritto in un articolo precedente (http://vivoperlei.calciomercato.com/articolo/io-odio-la-juve), bianconeri e felsinei non hanno mai condiviso la lotta al vertice per la conquista dello scudetto. Quando il Bologna faceva tremare il mondo la Juve era una tra le tante, quando Madama monopolizzava i campionati i rossoblu andavano incontro a un definitivo ridimensionamento.

In una sola occasione Juventus e Bologna si giocarono il tricolore: stagione 1931/32, vinse la Vecchia Signora. Da quel momento le due strade si divisero e né mai più si sarebbero incrociate.

L'antagonismo contemporaneo è roba creata ad arte dai media locali che riportano supinamente esternazioni rancorose come quelle di Gazzoni Frascara: "Se nel 2005 ci fosse stata la var Calciopoli non sarebbe esplosa e il Bologna non sarebbe retrocesso", o che lasciano libertà di insulto a personaggi come il Tosco: "Mi fanno schifo e spero che venga giù il loro aereo", o ancora striscioni di dubbio gusto nella curva felsinea che invitano a bruciare vivi supporters bianconeri.

In questo clima di totale impunità la 'civilissima' città di Bologna si è ritagliata una piazza d'onore nella galassia anti-juventina, senza che nessuno si azzardi a spiegare loro che la stagione 2004/05 non ha subito alterazioni (processo di Napoli, sentenza del febbraio 2012, giudice Casoria), senza che un solo giornalista contesti che la sconfitta del Bologna contro la Juve è avvenuta alla 15esima giornata con altre 23 ancora da disputare, senza una voce discordante che dica che il Sig. Gazzoni Frascara era con l'acqua alla gola ben prima della retrocessione del 2005 e che avrebbe ceduto il Bologna a prescindere.

Quando si alzano i toni non è perché si odia davvero l'avversario (chiunque egli sia), piuttosto si farfuglia qualcosa per nascondere i propri fallimenti e la propria mediocrità.
Avere un capro espiatorio a portata di mano fa sempre un gran comodo.