E’ una Lazio da scudetto.

E pensare che tutto è nato per caso, due anni fa.

Come nelle più belle favole, tutto inizia con un disastro. La Lazio post Pioli è un accumulo di macerie. La prima stagione del tecnico emiliano è ottima, arriva terzo in campionato dietro Juve e Roma e qualifica la squadra per i preliminari di Champions,fatto che non accadeva da otto anni. La stagione successiva parte subito male perdendo la supercoppa Italiana contro la Juventus e i preliminari contro un abbordabile Bayer Leverkusen. Il 3 Aprile 2016, dopo aver perso il derby, viene esonerato. Al suo posto viene chiamato a traghettare la squadra fino a fine stagione l’allenatore della primavera, Simone Inzaghi. Ma nella lunga estate del 2016 il nome di Marcelo Bielsa fa arroventare i cuori dei tifosi biancocelesti. Un allenatore con carattere e di caratura Mondiale stava per approdare sulla panchina delle aquile. Le trattative vanno avanti per giorni, fino alla fatidica firma del mister argentino.

 “El Loco” però si dimette per divergenze con Lotito e Tare dopo solo poche settimane e la panchina della Lazio,sembra non attrarre nessuno. In mancanza di alternative e con il mercato in entrata non proprio entusiasmante, viene richiamato l’allenatore della primavera che tanto avrebbe voluto continuare dopo l’esonero di Pioli,guidare la sua Lazio.

Usato, cacciato,nell’estate 2016 era in procinto di sedersi sulla panchina della Salernitana, secondo club di Lotito, ma la mancanza di alternative fa di lui la prima scelta del presidente e di Tare.

La favola prende una svolta piacevole e dal mercato arrivano ottimi rinforzi come Jordan Lukaku sulla fascia sinistra, Wallace e Bastos in difesa, Luis Alberto, dove il Liverpool gli ha fatto girare la Spagna tra Malaga e Deportivo, e la ciliegina sulla torta Ciro Immobile in cerca di riscatto dopo le deludenti avventure tra Borussia Dortmund e Siviglia.

La stagione parte bene, Immobile segna,Milinkovic- Savic sembrerebbe aver preso in mano il centrocampo assieme a Biglia e Luis Alberto da sprazzi di buone giocate. Si accende il caso Keita, Inzaghi, da ottimo intermediario lo coccola e lo convince a rimanere per un’altra stagione nella capitale.

Inzaghi porta la Lazio in finale di coppa Italia, poi persa contro la Juve, e ad un quinto posto dietro ad una sorprendente Atalanta. La sua ottima gestione della rosa, la preparazione alle partite e il cambiarle in corsa a seconda delle situazioni, fanno di lui un nuovo profilo da seguire. Le voci iniziano a circolare, la juve ha messo gli occhi su di lui per il post Allegri.

La stagione in corso parte bene. Batte in supercoppa la Juve, prendendosi di fatto la rivincita. Nani,Lucas Leiva, Caicedo, Marusic implementano una rosa affiatata e ben costruita. Luis Alberto sboccia definitivamente e in questa prima parte della stagione non fa rimpiangere Biglia. Leiva e Milinkovic completano un reparto in questo momento più in forma nel nostro campionato. Immobile segna a raffica e guida la classifica marcatori della serie A. Quasi tutti i giocatori della rosa hanno incrementato il loro valore di mercato fornendo prestazioni incredibili. De Vrji viene valutato intorno ai 35 mln ma il vero tesoretto laziale è Milinkovic- Savic quotato oltre i 100 mln .Inzaghino ha trascinato i biancocelesti ad una qualificazione ai sedicesimi di Europa League e in semifinale di Tim Cup.Obiettivi centrati e superati.

Inzaghi ha fatto un vero e proprio miracolo e se non fosse che Juventus e Napoli viaggiano a velocità supersonica in campionato, questa Lazio sarebbe da scudetto.

Grazie

ILPARLAFUS