È un punto importante quello che il Palermo è riuscito a portare via dal “Dino Manuzzi” di Cesena, dal momento che la formazione allenata da Beppe Iachini è stata costretta a disputare gran parte dell’incontro con l’uomo in meno, a causa dell’espulsione di Lazaar nei minuti finali del primo tempo. Non è stato facile giocare contro il Cesena, una squadra determinata a rimanere in pianta stabile in zona playoff, solida e con una difesa, la seconda migliore del campionato, difficile da penetrare La quarta in classifica contro la prima della classe: un inizio di fuoco, con i padroni di casa, caricati a molla da Bisoli per l’occasione, che attaccano con insistenza ed impensieriscono non poco la retroguardia rosanero; poi la risposta degli ospiti che, a loro volta, riescono a creare situazioni pericolose in zona d’attacco. In mezzo, tanti cartellini tirati fuori dall’arbitro Merchiori, che sembra intenzionato a sanzionare ogni intervento falloso commesso durante la prima frazione di gioco. Di conseguenza, al minuto 35, Achraaf Lazaar colleziona ingenuamente il suo secondo cartellino giallo del match: somma di ammonizioni ed espulsione; Palermo in dieci e un’ora di gioco tutta in salita. Il secondo tempo rosa è all’insegna della difesa e del lancio lungo, con i siciliani che riescono a contrastare fino all’ultimo l’assalto dei romagnoli. Da evidenziare il ritorno in campo di Edgar Barreto, alla sua prima apparizione in questo 2014. I minuti passano, il Cesena continua ad affondare, ma il Palermo resiste, e anzi riesce a rendersi pericoloso in più occasioni, soprattutto sui calci piazzati, affollando l’area di rigore avversaria e scaraventandosi contro qualsiasi palla giocabile per cercare di buttarla dentro. I gol non arrivano, ma i cartellini continuano a fioccare in mezzo al campo: al 93esimo, quasi allo scadere, Merchiori miete la sua ultima vittima, punendo, eccessivamente, un fallo di Maresca con il rosso diretto; i rosa si ritrovano in 9 in occasione della punizione-assedio del Cesena, che, però, non ha il tempo effettivo per trarre vantaggio dalla superiorità numerica. Finisce 0 a 0, dopo circa 60 minuti di sofferenza pura per l’undici di Iachini, chiamato a sopperire alla mancanza di un giocatore per due terzi dell’incontro. Il Palermo rimane in vetta alla classifica e, in virtù del pareggio tra Empoli e Carpi, riesce a mantenere invariato il distacco di 4 punti dai toscani. Un punto guadagnato, dunque: adesso la testa è ai prossimi due impegni di campionato, con i due match in casa contro Spezia e Bari.