Cari fratelli interisti, sono deluso quanto voi, come voi. Voi, a differenza del sottoscritto, avete almeno, credo, capito subito che stavamo giocando con una difesa a 3. Io no: dopo tutte le dichiarazioni sulla spregiudicatezza del 4-3-3, o del ripiego 4-2-3-1, di cui si era tanto parlato, da ingenuo continuavo a non capire perché non mi tornassero i conti. Perché sono ingenuo e, spesso, credo a tutto quello che mi si dice, per cui continuavo testardamente a non capire lo schieramento in campo. Certo non mi aiutava vedere quel centrocampo occupato come per una manifestazione in cui non si è ancora pronti e, mentre si tirano fuori bandiere e striscioni, che faranno parte della coreografia del corteo, ci si scambia qualche battuta in tranquillità. Mi aspettavo perfino di vedere qualcuno tirare fuori un panino con la mortadella (Ranocchia?), mentre, come al solito, qualcun altro, preso da frenesia ingiustificata, ha già striscioni e bandiere pronte e si agita come non dovrebbe. Ecco: purtroppo, quelli, ieri sera, erano gli avversari. Mi aspettavo che il bivacco pre manifestazione, a cui, invece, gli altri si erano avviati di buon passo da un po', ad un certo punto facesse capire che qualcosa non andava. Che qualcosa andasse cambiato. Ad esempio, quel Banega così prezioso lasciato in mezzo alla folla, sotto gli occhi di Perisic... in panchina. Ah già: Perisic non avrà ancora i 90 minuti nelle gambe ma, con un avversario che ti contiene, le fasce dovrebbero essere una priorità da gestire! Frankie, però, non cambiava nulla. Che gli stesse bene così? Anche i cambi fatti successivamente erano solo per dare fiato: sì, gli stava bene così! Pochi allenamenti... Certo! Gli allenamenti servono per allenarti... Allenarti serve a creare automatismi di gioco, a fluidificare i movimenti, a stare nella giusta posizione in campo... Per questo, giustamente, Frankie li ha allenati al suo 4-3-3 (o al "ripiego" 4-2-3-1, dove Banega riesce a dare il meglio)... Gatto (censura)! Ehm, capperi! Allora ce l'hai con me?! Sai che sono un po' lento. I miei neuroni dopo cena si mettono in libertà e se ne stanno a gatteggiare (censura?) per conto loro. Come faccio a capire che dopo avere predicato il bel gioco mi metti in campo un 5-3-2? Ovvio che se vedo Nagatomo sulla stessa fascia di D'Ambrosio (spesso, nel secondo tempo) tra occhi e cervello si crei un po' di incredulità e i neuroni vengano chiamati a fare lo straordinario proprio mentre pensano di passare una serata in semi-libertà. Ok, mi sono sfogato e non vado oltre. Anzi, torno all'incipit, credo che si dica così: solo pochi neuroni hanno superato indenni la prova di ieri sera, gli altri sono in riabilitazione e, quindi, ho qualche incertezza. Cari fratelli interisti, sono deluso quanto voi, come voi (più o meno). Io ho sempre scritto, anche qualche giorno fa, che non siamo ancora al livello neppure di Roma e Napoli, altro che Juve. Speravo, e spero ancora, che il campionato ci permettesse di lottare per un posto in champions, se gli altri fanno qualche passettino falso (certo, non aiuta molto, in mancanza dei loro, farne noi). Ecco, detto questo, però non capisco quelli che, con l'allontanarsi un po' forzato di Mancini, hanno stappato festosi virtuali (e non) bottiglie di champagne e, con il tappo che non è ancora atterrato, già sono delusi di De Boer e stanno mettendo un'altra bottiglia al fresco, sperando in un nuovo brindisi, per la cacciata di Frankie. Tirate fuori un po' di pazienza dal frigo - mentre, nel frattempo, io e De Boer recuperiamo i nostri neuroni dalla riabilitazione - e utilizzatela. Forza Inter.