E' iniziata l'avventura europea per la Roma targata Di Francesco con un pareggio lusinghiero contro il forte Atletico Madrid.
Le paure della vigilia hanno trovato conferma durante tutto l'arco del mach, dove la squadra madrilena ha avuto sempre in mano le redini del gioco dimostrando che nonostante il blocco al mercato impostole dall'Uefa il gruppo è ancora solido e da considerare nel lotto delle pretendenti alla vittoria finale.

La Roma ha dovuto faticare non poco per resistere alla pressione della squadra di Simeone, ed è solo per le prodezze del portiere brasiliano Alisson risultato come il migliore in campo se i colchoneros non sono tornati a casa con i tre punti.
Tra le due compagini ci sono alcuni gradi di differenza questo è chiaro, ma ancora una volta lo schieramento adottato dal Mister giallorosso ci è sembrato il meno adatto alle caratteristiche della squadra. Premesso il problema riguardante il reparto difensivo dove nella fattispecie della coppia dei centrali non si riesce ad avere una definitiva figura da affiancare a Manolas, lo spostamento di Nainggolan nella posizione che occupava ai tempi di Cagliari toglie pericolosità al reparto offensivo considerando l'attitudine del belga a perforare la rete sia col tiro da fuori che nel dribbling e in più sottrae al vertice d'attacco rappresentato da Dzeko una validissima spalla per il bosniaco.

L'ultima parte del match di Champions in effetti ha fornito uno spunto non sappiamo quanto casuale o voluto sulla possibile evoluzione del 4-3-3 tanto caro a Di Francesco, ossia una sorta di 3-5-2 o 5-3-2 asimmetrici se consideriamo che dopo la sostituzione di Defrel con Fazio Perotti fino alla sua sostituzione ha continuato ad occupare la fascia di sua competenza. In effetti con la difesa a tre la Roma è sembrata soffrire meno gli attacchi dell'Atletico, complice anche una certa sopravvenuta stanchezza ma al contempo ha liberato Peres dei compiti di difesa che sono il suo tallone d'achille. L'imminente rientro di Florenzi e Karsdorp tra i papabili titolari delle prossime partite di campionato darà a Di Francesco un'ulteriore possibilità di sviluppo al gioco vista la ampia possibilità di impiego del nazionale su tutta la fascia destra e nel caso di utilizzo in contemporanea con l'olandese l'utilizzo a centrocampo al fianco di Strootman. Ed a proposito di questo proprio nella gara interna di sabato prossimo contro il Verona si potrebbero avere novità in tal senso, anche per fare spazio a chi non ha trovato finora possibilità di mostrare le qualità per le quali il ds Monchi li ha voluti portare in giallorosso.

Verona, Benevento e Udinese sono le tre avversarie che in ordine la Roma dovrà affrontare per riprendere il cammino in campionato dopo la controversa battuta d'arresto con l'Inter e cercare di restare attaccata a quel treno che le permetterebbe di giocarsi fino alla fine le possibilità di partecipare alla nuova edizione della Champions.