Fra i molti meriti di Eusebio Di Francesco a Roma in questa stagione bisogna soffermarsi sui recuperi di alcuni giocatori.
Tra questi Gerson, ma soprattutto il Faraone.
Sembra un giocatore nuovo, rinato, la controfigura di quello precedente. Elsha aveva bisogno di fiducia, di minuti, cose che il tecnico gli ha dato. Ora è sereno, rispettato e con la fiducia di tutti può far vedere le sue qualità. Un'arma letale nella truppa giallorossa, utile sia da titolare, ma anche a gara in corso, con quella sua imprevedibilità che nelle partite più complicate può fare la differenza. Quella che ha sempre avuto, grandi piedi, dribbling e velocità, che gli hanno permesso di tornare a segnare con continuità.

Il lavoro mentale effettuato ha dato i suoi frutti, il calcio ha ritrovato il ragazzo che sembrava bloccato da promessa che era.
Tutto è cambiato, la prossima nazionale potrà contare anche su di lui. Di giovani di qualità ne abbiamo bisogno, la Roma ha un'arma in più da sfoggiare in questo periodo ricco di impegni. Lui e Gerson per non porsi limiti. Attenzione a questa Lupa che cresce di partita in partita.