Un’estate fa la storia di noi due era un po’ come una favola. Ma l’estate va e porta via con se’ anche il meglio delle favole…

Sono passati solo pochi mesi dai botti estivi del Milan, ma dell’entusiasmo che ha accompagnato i cugini sotto l’ombrellone non è rimasto molto.
Il duo di scarti interisti Fassone-Mirabelli, il buono e il cattivo, pensava forse di avere messo assemblato una rosa in grado di centrare senza difficoltà uno dei posti validi per la Champions corroborati da un sostegno generale di stampa e tifosi. Una decina di giocatori che dovevano migliorare la qualità media di un gruppo che era stato comunque in grado di qualificarsi per l’Europa League grazie al lavoro prezioso di un allenatore molto apprezzato come Montella ma, aggiungo io, anche dalla poca voglia dei cugini nerazzurri di ottenere il pass per i preliminari estivi.
Giocatori in grado di spostare equilibri si diceva, a partire da Bonucci per finire a Biglia, Kalinic, Conti, Kessie, Calhanoglu, Musacchio, Rodriguez, Andrè Gomes, Borini. Lo stesso Montella ostentava entusiasmo prevedendo un Milan vincente e spettacolare.

In contrapposizione a tutto questo il mercato oculato dei cugini impegnati ad abbattere considerevolmente il monte ingaggi globale e a consegnare al nuovo allenatore Spalletti una rosa ridotta ma competiviva su cui lavorare. Un mercato, quello nerazzurro, annunciato esplosivo ma che doveva fare i conti con il FFP e con la fantomatica parziale chiusura agli investimenti calcistici imposta dal governo cinese.
Così mentre il Milan ingaggiava a sorpresa uno considerato tra i migliori difensori del mondo o un regista come Biglia, l’Inter si ‘accontentava’ della scommessa Skriniar e del pensionando Borja Valero.

Siamo solo a novembre ed il mondo si è rovesciato. Dopo 14 giornate l’Inter viaggia imbattuta a due punti dalla vetta con 36 punti, 16 in più dei ricchi cugini che non hanno ancora trovato un assetto vincente ed hanno appena esonerato il mister sostituendolo tra l’altro con un allenatore (?) per niente esperto.
A creare maggiore tensione i dubbi leciti riportati da vari organi di stampa internazionali sulla nuova proprietà milanista e l’attesa delle decisioni Uefa in relazione agli ingenti investimenti effettuati con possibilità di sanzioni anche sportive.

Un'estate fa non c'eri che tu, ma l'estate somiglia a un gioco, è stupenda ma dura poco…