Quando tutto sul futuro del Milan sembrava placarsi con le parole di Fassone ecco il carico da undici.Non di un signor nessuno ma della testata giornalistica più importante del mondo: Il New York Times. Secondo cui il cinese "patron" del Milan non ha miniere e fratello e padre in galera per truffa? Bufala? può essere ma la fonte è notevole, ancora problemi sul Milan. Non ci voleva in questo momento.

Voglio destabilizzare il diavolo e vederlo nel baratro? Tutto può essere, sicuramente sto signor Li ha avuto in prestito 300 milioni di euro, non poco e come può averli ottenuti senza garanzie? Presto avremo risposte a questa situazione particolare, mai si ha avuto chiarezza in merito, solo saranno restituiti presto. Per ora il Milan è un prestito, come un punto interrogativo con il volto poco visibile di Lì.

Alla squadra tutto questo porta agitazione e pressione aggiunta.L' ambiente si destabilizza, quello che non serve.Per ottenere risultati serve solidità societaria prima che una squadra di fenomeni.

Ci vuole un proprietario colui che paga gli stipendi, il datore di lavoro, che striglia la squadra a dare il massimo.

Attaccare il Milan ora é molto facile, forse troppo, arrivate a fare risultati così è sempre più difficile.Dall' esterno non devono avere modo di attaccare società e giocatori, ora il diavolo è veramente povero e piccolo.

Serve rialzarsi forza!!!!!