Anche Lando ci ha lasciato, già il romano che stornellava con la faccia verso luna, che adesso sfiorerà con la mano nel cammino verso quel paradiso dove troverà Aldo Fabrizi a cui lui dedicò un saluto speciale facendo una lettera dove racconta il cammino del rotondo romano e di come arrivò dall'essere un romano di strada a diventare uno dei più grandi attori d'Italia " Lui che c'ha fatto sempre ride, e che mo è riuscito pure a facce piagne " infatti racconta di Roma città aperta, dove Aldo Fabrizi nelle vesti di un prete in tempo di guerra viene fucilato alla schiena, e che ancora oggi a vedere quella scena la lacrima scende giù. Così anche Lando Fiorini che ci ha tenuto compagnia con le sue canzoni, oltre a rivisitare quelle di Renato Rascel altro grande romano che è arrivato a destinazione e che con Aldo e Alberto Sordi sono al cancello ad attendere un'altro grande della storia di Roma, lasciandoci un vuoto difficile da colmare, per un romano come me, ma lui è riuscito anche a trasmettere con quel faccione sempre sorridente con l'amore che metteva nel cantare. Era uno di noi, uno che non si infastidiva di essere fermato per strada, era uno del popolo, non ha mai fatto scalpore, era uno pulito, troppo pulito in quel mondo di poveri arricchiti, era uno che entrava in studio televisivi sempre con la timidezza del primo giorno, perché lui sapeva che tutti quello che aveva ricevuto era grazie al quel pubblico che lui da cantante e attore teatrale ringraziava ad ogni uscita ad ogni fine di concerto o recitazione. Quel ragazzo che aveva partecipato a Rugantino a teatro nella parte del Serenante cantando molte canzoni romne ma quella che resta nella storia è quando canta Ciumachella, canzone che sembra a pennello per il giovane romano. Lando cresceva e Roma lo teneva sempre più stretto, infatti il romano ogn qualvolta che usciva da Roma sentiva un groppone in gola, tanto di tornare il prima possibile appena terminavano gli impegni lui sgattaiolava via e rientrava nella capitale per tornare a respirare l'aria della sua Roma. Lui che ci metteva il cuore quando parlava di Roma, racconta in una canzone quello che lui era prima e dopo il successo nella canzone " Cantero' " che chiedo a chi non la conosce di ascoltarla, e' il cuore di un bambino che lavora che sacco dopo sacco di sale sulle spalle, lasciando la scuola visto che la sua famiglia se la passava male, giurando a se stesso e a Roma che diventera' un vero cantate e che ogni vicolo di Roma sentirà la sua voce, poi racconta da famoso e ripercorre la strada al contrario e ogni vicolo gli ricorda vedendo quel bambino ( che era lui ) che giurava di arrivare dopo poi anni dopo arrivo. Questa canzone porta al limite della lacrima, visto che molti hanno avuto una vita difficile sia famosi che gente comune che può capire. Quando il tg ha detto della sua morte, mi è caduto il mondo addosso, visto che io ascolto sempre le sue canzoni quando mi sento giù, perché la voce di Lando è la voce di Roma " e solo chi è romano ce lo sa quanto è magica sta città ". Ciao Lando ci mancherai ...