Ancora 18 punti in palio in Premier League. Tanti, ma per chi come il West Bromwich Albion, fermo a 20 dal 20 gennaio, ne deve recuperare 10 alla quartultima, quei 18 sono davvero pochi. E la partita di questo pomeriggio contro i gallesi dello Swensea, inizio ore 16 all'Hawthorns, ha un po' il sapore dell'ultima chiamata. Perchè se oggi i Baggies non portano a casa tre punti contro la formazione allenata da Carlos Carvalhal, reduce da due vittorie, due sconfitte e un pareggio nelle ultime cinque, potranno quasi dare l'addio alla Premier League dopo otto stagioni di permanenza e di buoni risultati. Nelle ultime cinque giornate infatti il Wba, in caso di sconfitta, ma anche di pareggio, dovrebbe ottenere tutti i 15 punti disponibili, nella speranza che le formazioni davanti a lei però perdano sempre. Ipotesi poco credibile quella delle sconfitte delle avversarie. Ma ancora meno credibile è che la formazione di Darren Moore, allenatore ad interm subentrato ad Alan Pardew (che in 18 giornate da novembre ha vinto solamente una volta in campionato) ad inizio settimana, riesca a conquistare solo vittorie contro Manchester United, Liverpool, Newcastle, Tottenham e Crystal Palace. Per la partita di oggi poi il manager dei Baggies dovrà fare a meno ancora di Daniel Sturridge, Sam Field, James Morrison e Gareth Barry, tutte pedine che ad inizio stagione, o per Sturridge dopo il mercato di gennaio, venivano reputate come importanti per gli equilibri del Wba. La buona notizia arriva invece da Nacer Chadli che è tornato ad allenarsi con i compagni dopo lo stop dello scorso dicembre. Tre esclusioni importanti anche per uno Swensea al momento salvo ma anch'esso in cerca di punti importanti. Al lungodegente Leroy Fer si sono aggiunti Sam Clucas, difficile che oggi scenda in campo dopo il problema al ginocchio rimedato nell'ultimo turno di campionato, e Jordan Ayew che seguirà i suoi dalla tribuna per squalifica. Resta quindi solo una cosa da chiedersi: il Wba risponderà a quest'ultima chiamata?