Costi dei cartellini in aumento costante

Non mi unirò al coro degli indignati inseguito al trasferimento shock per la cifra di 150 milioni+ 30 di bonus di Dembélé dal Borussia Dortmund al Barcellona, che lo rendono il secondo acquisto più caro di sempre ed il francese più pagato di sempre al pari di Pogba.
Certo è che il fatto che giovani giocatori come lo stesso Dembélé e Mbappé, dopo una sola stagione top, valgano sui 180 milioni milioni ci fa capire come il calcio mondiale si stia avvicinando sempre più al modello Nba ed il valore di mercato (non solo dei top player) sia destinato ad impennarsi.

L’affare Bale ed il superamento del tetto dei 100 milioni

Tutto è iniziato il 1° settembre 2013 con il superamento della quota dei 100 milioni per un fenomenale Bale, all’epoca nella top 5 dei più forti di tutti. Il fenomeno di aumento vorticoso dei prezzi è proseguito con l’affare Pogba, grandissimo centrocampista e protagonista di 4 scudetti e di una finale di Champions in maglia bianconera, pagato 150 milioni per l’affare più costoso di sempre: troppi per un top player ma non il migliore al mondo né nel suo ruolo.
L'"illogica” logica di mercato vede i costi dei cartellini aumentare spropositatamente ed il primato di affare più costoso della storia viene soffiato al francese dopo solo un anno da Neymar, passato per 240 milioni di euro al Psg, per un totale di 600 milioni tra ingaggio e commissioni varie. Per lui vale lo stesso discorso: è uno tra i migliori attaccanti al mondo ma non ancora il top in assoluto.

Il profilo di Dembélé​

Il Barcellona si è subito messo in moto per riuscire ad individuare il sostituto di Neymar sondando sia il profilo di Dybala che quello di Coutinho ma, vedendo respinte entrambe le offerte monstre da 120 milioni l’una, si è buttato a capofitto nell’acquisto di un elemento offensivo che possa svariare, giovanissimo, velocissimo e già molto forte. Il profilo giusto è sembrato quello di Dembélé in virtù della giovane età (classe ’97), delle due stagioni da professionista giocate a grande livello con Rennes e Borussia.
Il francese  preferisce partire da sinistra o da destra per poi accentrarsi ed esplodere il tiro o servire un compagno. Nel secondo fondamentale è tra i migliori al mondo come dimostrano il secondo posto nella classifica assist della Champions dietro a Neymar ed il totale di 18 assist tra campionato e Champions.

Rennes e Borussia

Il nuovo numero 11 blaugrana è approdato nel grande calcio nella stagione 2015-16 , esordisce all’età di 18 anni e sigla la bellezza di 12 reti e 5 assit: niente male per un ragazzino. Il ragazzino viene notato dal tecnico Tuchel, che lo vuole fortemente in squadra per inserirlo nel suo 4-3-2-1. Dembélé viene pagato 15 milioni più bonus e si intende a meraviglia con Reus ed Aubameyang.
L’ex talentino giallonero offre un enorme contributo per il raggiungimento del 3° posto  con 6 gol e 12 assist in campionato, sfoderando grandi prestazioni anche in Champions League. Inoltre si rivela come un vero trascinatore  in Coppa di  Lega, dapprima servendo un cross perfetto per il tap-in di Aubameyang e siglando un gol sotto l’incrocio da posizione defilata nel 3:2 perpetrato al Bayern in semifinale, poi realizzando il gol che ha aperto la strada al successo dei gialloneri contro l’Eintracht in finale.

Neymar e Dembélé a confronto:

L’investimento sul francese è stato enorme, ma il fatto che al suo arrivo in Catalogna il suo predecessore Neymar, all’epoca senza nessuna esperienza europea, venne pagato ben 86 milioni di euro forse in proporzione cifre del suo acquisto non sono così smisurate.
Un’altra similitudine, oltre al costo esagerato del cartellino, è la numero 11, tipico numero dell’ala veloce, tecnica ed imprevedibile, tutte caratteristiche che li accomunano.
Il francese a differenza di Neymar al suo arrivo a Barcellona ha già all’attivo due stagioni da professionista, una buona CL con 6 assist e 2 gol ed un trofeo già archiviato la Coppa di lega tedesca. Il francese a differenza del primo “Ney” trova meno la via del gol (15 alla prima per il brasiliano,12 alla prima il francese e 10 alla seconda).
Questa carenza potrà di certo migliorare in coppia con Suarez e Messi, con cui il nuovo asso del Psg quasi triplicò nella sua seconda stagione in blaugrana il suo apporto offensivo con 39 gol all’attivo. In zona assist invece esce sconfitto Neymar, che nelle prime due stagioni europee si attesta a quota 7, mentre il francese nella seconda raggiunge quota 18 assist tra campionato e Champions.
O Ney dovrà attendere la stagione 2015-16 per raggiungere quel numero di assist e quella successiva per superarlo seppur di un solo punto. Insomma ci sono tutte le carte in regola per cui il nuovo trio possa riportare Barcellona ai fasti di un tempo col nuovo trio offensivo targato LOL: un mix di fantasia, spietatezza e velocità.
Ma serve molta pazienza per tornare in vetta alla Liga, virtù che non manca al club di Bartomeu, che ha ringiovanito le fasce inserendo lo stesso Dembélé, Deolofeu ed il terzino Nelson Semedo e rinfrescato il centrocampo, confermando in rosa il baby canterano Denis Suarez.