Sono quasi trent'anni che tifo Juventus, da quando nel 1990 la coppia d'attacco era formata da Salvatore - Totò - Schillaci e Pierluigi Casiraghi, con Stefano Tacconi in porta. Già sono passati veloci e pieni di trionfi Europei e Italiani, ricordi vivi, anzi vivissimi. Ricordo anche quelli tristi, come quello dell'addio ad Andrea Fortunato, con Capitan Vialli che spezzato da dolore riuscì a leggere quella lettera al povero amico sfortunato, che a soli 23 anni venne stroncato da una leucemia acuta. Ricordo che passai quella serata a guardare il cielo della stanza, chiedendomi come fosse possibile che un ragazzo così giovane potesse morire nrl pieno della sua vita, ma purtroppo le malattie sono la bestia nera degli umani, alcune sono state debellate, altre ancora ci si studia il modo per bloccarle. Ricordo l'arrivo di Alessandro Del Piero, una montagna di riccioli ed un viso da bambino, chi se lo avrebbe mai aspettato di vederlo fino a fine carriera con la maglia bianconera. Ricordo l'addio di Roberto Baggio, fu una botta fortissima per i tifosi bianconeri, che in quel - Divin Codino - avevano sempre avuto la speranza di vincere tutto. Ricordo il 1996 anno della Champions, seduto davanti alla tv, quelle fu la mia prima finale da Champions - Juventus vs Ajax - dallo Stadio Olimpico di Roma con commento di Sandro Piccinini, ero appena adolescente, ricordo la rete di Fabrizio Ravanelli dalla linea di fondo campo che si copre il volto con la maglia e corre verso i tifosi e l'esplosione di gioia con mio padre, poi quella trepidazione ai calci di rigore, quando Tyson Peruzzi neutralizzo il tiro di Siloy centrale dell'Ajax e Jugovic mise dentro il gol che ci consegnò la Champion.... L'allenatore? un certo Marcello Lippi. E pensare che è stata l'ultima ad oggi. Ricordo molti campioni andati via come ; Moller, Hassler, Kholer, Salas, Boksic, Nedved, Trezeguet che non riuscirono a portare quell'agoniato trofeo. Già Pavel Nedved, l'uomo che si allenava anche nei giorni di riposo, sotto la neve, era soprannominato - La furia ceca - oppure - Jeeg robot d'acciaio - per il suo ricevere calcioni e rialzarsi sempre in piedi e tornare in campo, ricordo il suo ritiro forzato, visto che lui sarebbe rimasto in campo anche altri cinque anni, noi tifosi siamo legatissimi al ceco, da quel 2003 quando in semifinale  si Champions contro il Real Madrid, dopo averci portato in finale con un super gol da fuori area, venne ammonito, lui sapeva che quel cartellino giallo gli avrebbe fatto saltare la finale - poi persa contro il Milan - le sue lacrime furono l'inizio, entrò nell'olimpo degli intoccabili per la tifoseria juventina. Non mi sono dimenticato del 1997 e 1998, ma quelle due finali con Borussia Dortmund e Real Madrid hanno lasciato in me, una ferita ancora aperta, ma per la sconfitta, ma per il comportamento dell'arbitro, che con i gialloneri non vide un rigore clamoroso su Jugovic, mentre con i blancos il gol in fuorigioco di Mjiatovjic. Il calcio è fatto anche di questo.... Poi il caso Calciopoli, che spedì la Juventus in Serie B, per la prima volta nella storia, con Luciano Moggi e Antonio Giraudo che furono il fulcro del tutto, anche se la Juve pagò giustamente per errori della dirigenza, altri club invischiati, si salvarono il sedere con spiate e falsità su loro conto. Poi arriva il saluto a David Trezeguet, l'attaccante straniero più prolifico della storia della Juventus, lascia il club dopo tanti anni fantastici, in coppia con l'amico e collega di reparto Alex Del Piero, che lo saluta con una lettera a dir poco da pelle d'oca. La Juve continua il suo percorso fino ai giorni nostri, Antonio Conte ex capitano bianconero e vincitore di tutto da calciatore, ne diventa allenatore e riporta gli scudetti in casa Juve, tre di fila più Coppe Italia e Supercoppe Italiane, poi le controversie con la società, lo costringono a dimettersi, così che la barca passa a Massimiliano Allegri, che viene contestato e che anche io all'inizio rimasi di stucco alla notizia del nuovo tecnico bianconero, poi in tre anni  ha portato tre Scudetti, tre Coppe Italia e due finali di Champions, si perse ma contro due colossi mondiali come Barcelona e Real Madrid, quindi viene accettato e ben voluto da tutti, così da essere preferito a Leonardo Bonucci perno della difesa bianconera che viene ceduto. Già la dirigenza tra i due a scelto l'allenatore, io avrei fatto lo stesso. Ricordo che negli ultimi tre anni altri tre campioni amatissimi dei tifosi sono andati via ; Tevez, Vidal e Pogba.

Ma permettetemi di ringraziare Gianni e Umberto Agnelli, perché senza di loro la nostra cara e amata Juve non sarebbe quella che oggi vediamo e tifiamo e che Andrea sta portando avanti con grande impegno e dedizione.