Dopo avere visto Napoli Juventus - con il Ciuccio si' padrone del campo e della partita, ma incapace di imporsi con un gesto di forza e cioe' con la sgomitante prepotenza di un "centroavanti ignorante" - a me sembra di poter dire che la sconfitta napoletana sia figlia essenzialmente della tirchieria del presidente Adl o quantomeno degli imbarazzi sul mercato della societa' partenopea. A me il Napoli e Sarri son simpatici e penso sinceramente che giochino il miglior calcio italiano. Pero' non credo siano tantisssime le loro credenziali di successo nel campionato con un attacco cosi' inadeguato da non poter schierare un "fustone" accanto ai formicolanti Callejon, Maertens ed Insigne, anche non da titolare, ma quantomeno da riserva in panchina. Sei padrone del gioco, del campo e della partita, ma con i tuoi corti d'attacco non riesci a sfondare? Non vai mai (o quasi mai) al tiro? I tuoi piccoletti girano al largo e temono qualche legnata dai giganteschi difensori avversari? I casi sono due. O hai ancora tanta birra in corpo da ripetere, rinnovare, riproporre all'infinito sempre gli stessi schemi e gli stessi fraseggi d'attacco con uno due e dai e vai ad una velocita' sempre piu' intensa e vorticosa, oppure fai entrare il Mostro da 1,85 in su che con un colpo di testa, una spinta, una gomitata, la butta dentro con maleducazione e potenza. Che al Napoli coltivassero idee analoghe e' dimostrabile in quanto hanno acquistato per  l'anno prossimo Inglese dal Chievo. Cioe' un aggressivo bestione che primeggia - nel Campionato - per elevazione e forza fisica, grinta, tempismo, ampiezza toracica, aggressivita', prestanza e potenza del tiro. 

                                                                                                Il problema e' che il Napoli di giocatori del genere - fin all'estate scorsa - ne aveva ben tre sotto controllo. Non solo Milik che e' ricaduto negli infortuni come l'anno scorso. Ma anche e soprattutto Zapata - che sta assai ben figurando nella Sampdoria - nonche' Pavoletti (che sta facendo bene nel Cagliari). Ne e' conseguita - mi immagino con grave scorso dei Napoletani -  l'impossibilita' di dare riposo e sostituzioni ai tre "piccoletti" dell'attacco, che sono agili e abili. Ma quando l'avversario segna per primo e restringe gli spazi, non possono ovviamente essere sollecitati a colpire in attacco dai cross dal fondo. A mio sommesso avviso non ci voleva molto a capire che oltre al povero Milik (recidivo nell'infortunio) il Napoli avrebbe dovuto tenere in organico anche un centravanti fisico in giovane eta' per la Primavera o giusto per non sguarnire la squadra di un avanti alto e potente. Se rinunci a Pavoletti e Zapata prendi un Under 21 come Vido, come Pellegri, come Palombi. Oppure prendi uno straniero giovanissimo e mettilo nella Primavera, pronto pero' nel rendersi utile alla bisogna. Certo, un investimento cosi' e' quantomai costoso e rischioso perche' non sai mai quando i giovanissimi decollano oppure affondano. Ma risparmiando - mi dispiace per il Napoli e i Napoletani  - non si vincono i Campionati. Sul fronte opposto - quello degli s"cialacquatori di capitali" - conta uno stessimo principio. Guardiamo il Milan, per esempio. tanti i soldi butatti via e per trovare un solo mediano in squadra, ti devi rivolgere al solo Locatelli. Una giovane riserva. Ma dove vuol andare il Milan senza un mediano degno di questo nome? E a che cosa gli servono tre playmaker bassi (Bonucci, Biglia e Montolivo) se non c'e' una riserva per il valido Suso? Inter e Roma - in gennaio - sapranno fare tesoro dei gravi errori sul mercato del Napoli e del Milan? Sapranno rinunciare alle tirchierie e agli sprechi per fare quel paio di acquisti a prezzi bassi per riempire certi vuoti di organico?