La pausa invernale dovrebbe servire alle squadre per allentare la tensione e ricaricare le pile in vista della seconda parte della stagione. Ma per il Milan, senza pace da anni, non è stato così.

Il periodo è iniziato all'insegna dell'allegria, visto che Mirabelli è andato in Germania a visionare 2 giocatori della Bundesliga. Mio figlio mi ha subito chiesto se questi nuovi arrivi fossero validi e io gli ho rigirato la domanda: "Quali nuovi arrivi?". "I giocatori visionati da Mirabelli..." ha risposto il ragazzo. E qui gli ho fatto notare: "Ho appena visto un film con Sandra Bullock, ma questo non vuol dire che sia sul punto di scritturarla per un film, no?".

L'allegria è terminata presto, visto che La Stampa ha pubblicato una notizia, secondo cui la Procura di Milano starebbe indagando sul passaggio delle azioni rossonere a YongHong Li. La Procura ha chiarito che non ci sono fascicoli aperti sul caso, ma La Stampa ha confermato, mentre la famiglia Berlusconi e i suoi legali sono insorti denunciando manovre politiche e minacciando azioni legali. Come del resto è loro diritto.

In realtà, sembra che 3 intermediari finanziari abbiano inviato un alert alla Guardia di Finanza sulla cessione del Milan. YongHong Li, comunque, si è sentito offeso da questa tempesta mediatica e ha protestato contro quello che si è rivelato, a tutti gli effetti, anche un attacco alla sua onorabilità.

Non ho tratto conclusioni particolari dalla vicenda, ma ho tirato un sospiro di sollievo quando ho visto che le acque sembravano essersi calmate. Sembravano essersi calmate... no, le cose non sono finite lì.

In primis viene fuori una buona notizia ovvero che il Milan, come società, si ritrova con una 20na di milioni in più raggranellati qua e là (che però, data l'esposizione debitoria, non dovrebbero essere utilizzati sul mercato). Si viene, tuttavia, anche a sapere che YongHong Li ha una scadenza personale abbastanza onerosa da rispettare entro una 40na di giorni.

Sull'argomento ha parlato Scaroni, autorevole membro del CdA rossonero e, per storia professionale, di certo non l'ultimo arrivato. Ha parlato e non ha detto nulla di rassicurante, perché non si è sbilanciato sulle possibilità del presidente cinese di far fronte alla scadenza e ha fatto sapere che, in caso di inadempienza, Elliot sarebbe pronta a far valere il suo pegno sulle azioni, che andrebbero all'asta.

Ora, se già una società fortemente esposta è bloccata, lo è ancora di più se va nelle mani di un proprietario che ha solo interesse a vendere e quindi non ha intenzione di investire più di tanto.

Se non altro, come sempre accade in questi casi, scopriamo che l'allenatore del Milan del prossimo anno sarà uno fra Conte e Sarri (due signori dal costo accessibile e dalle pretese limitate...), ma pure che una serie di pezzi pregiati del mercato sono in lista di attesa per diventare milanisti. 

Comunque Rafinha doveva arrivare a Milano e ci arriverà, no? Non stiamo a sottilizzare sul colore della maglia, dai! Sembra di voler sminuire il lavoro della dirigenza milanista e non sta bene. Si va all'inferno.

Be' meno male che questa pausa da film horror è dietro le spalle e la parola ritorna a Gattuso con il suo gruppo. Il calcio dovrebbe essere quello e basta.