Il calciomercato estivo è iniziato ufficialmente da pochi giorni, ma ci sono trattative di cui si parla ormai da settimane (se non mesi).
Uno dei giocatori più chiacchierati e dato per sicuro partente è Lucas Rodrigo Biglia, 31enne capitano argentino della Lazio.
Dopo essere stato accostato le scorse estati a squadre come Inter e Manchester United, sembra che sia arrivato davvero il momento dell'addio ai capitolini: arrivato a Roma 4 anni fa, ha saputo conquistare l'affetto dei tifosi, prendendosi le chiavi del centrocampo lasciate con qualche lacrima da un altro argentino (di nascita), Cristian Ledesma.

Sulle tracce del biondo Lucas c'è da tempo il Milan, il club pigliatutto di questa sessione di mercato, che ha trovato anche l'accordo con il giocatore, con un contratto di 3 anni sul tavolo pronto ad essere firmato. Ma, contrariamente alle trattative-lampo appena concluse (vedi Borini o Calhanoglu), i rossoneri stanno trovando difficoltà nel convincere Lotito, che valuta il proprio tesserato non meno di 20 milioni.
La distanza con l'offerta (circa 12 milioni) è consistente e la rigida posizione del patron biancoceleste sta provocando il raffreddamento della trattativa. Il giocatore, è risaputo, va in scadenza tra un anno e l'ipotesi del rinnovo comincia a farsi spazio tra le voci che un giorno dicono Milan e l'altro United, che clamorosamente sarebbe di nuovo alle porte.

Per i tifosi o per i semplici appassionati di calcio, la voce di mercato "Biglia-Milan" sta diventando un vero e proprio tormentone estivo, non diverso dalla Despacito che spopola in radio. La coppia regina del mercato, Fassone-Mirabelli, sembra aver individuato nel centrocampista laziale l'uomo di esperienza e carisma di cui ha bisogno questo Milan che torna a pensare in grande. Non è raro trovare in giro, tra le probabili formazioni della Serie A che verrà, il corteggiatissimo argentino già posizionato al fianco di Kessié, con buona pace di capitan Montolivo e del giovane Locatelli.
Ma se sulla sponda della Milano rossonera si hanno previsioni di sovrabbondanza a centrocampo, alla Lazio il proprio capitano serve come il pane, non avendo soluzioni in casa propria (Cataldi non ha convito, Murgia ha ancora bisogno di una chioccia).

La tifoseria biancoceleste è spaccata, tra chi riconosce che non sarebbe facile rimpiazzare il carisma e l'intelligenza tattica di Biglia e chi invece lo "spinge" verso nuove avventure, imputandogli qualche errore di troppo commesso l'ultimo anno.
Dati alla mano, nelle ultime due stagioni la Lazio senza Biglia ha viaggiato con una media punti di molto inferiore rispetto a quando lo aveva in campo. Ci sono giocatori che, quantomeno, andrebbero sostituiti degnamente per evitare di sminuire il valore tecnico della squadra. Il tormentone intanto continua, ballando sulle note di un valzer (o meglio, di un tango argentino) che si spera possa essere congeniale a tutte le parti.