Sono le 18:22, il Torino ha appena perso la sfida contro la Fiorentina e Mazzarri è ancora negli spogliatoi con i ragazzi e il Presidente. Nessun pericolo di esonero apparentemente, ma semplicemente una pianificazione delle due settimane che separano il Torino dalla prossima gara di campionato con il Cagliari. Ai microfoni di Sky Mazzarri è apparso un po' nervoso anche per via delle numerose defezioni: Baselli, Rincon (sostituito a gara in corso) e De Silvestri che ha accusato qualche problema ma è stato comunque schierato in campo per stessa ammissione del tecnico granata.

I numeri non aiutano però il tecnico che ha totalizzato 1 punto nelle ultime cinque partite. In più è sembrato che la squadra non si sia completamente amalgamata e uniformata alle idee del tecnico, su tutte l'insofferenza e le 12 esclusioni consecutive di Ljajic che oggi dopo il gol ha dedicato un gesto inequivocabile al tecnico.

Ci sono però delle attenuanti, in primis il bel gioco mostrato dall'arrivo di Mazzarri, il poco tempo avuto a disposizione del tecnico per plasmare la squadra (così come lo stesso Cairo ha affermato) augurandosi per giunta che si facciano esordire i giovani a conferma di una stagione che ormai non ha più nulla da offrire al "Toro". Infine, innegabile, c'è la crisi di Belotti. Sono lontani i gol dello scorso campionato, quest'anno ne ha realizzati solo 6 compreso quello di oggi.

In quel di Torino in panchina non c'è molta tranquillità, ma la tesi prevalente sembrerebbe propendere per una conferma e (ri)conferma del tecnico toscano fino a fine stagione e poi per programmare insieme la prossima, ma in caso di prolungamento della striscia negativa Cairo potrebbe decidere per il ribaltone finale.