La "bomba" è scoppiata ieri pomeriggio verso le 17.20 con un comunicato ufficiale: la Fiorentina è in vendita! I Della Valle non hanno gradito le continue proteste dei tifosi, evidentemente offesi per promesse non mantenute o ambizioni venute meno da parte sia della società che della squadra.

Bisogna ammettere che se hanno scelto loro di far uscire in questo modo e con questi tempi la notizia, avrebbero bisogno di un celere corso sia di comunicazione che di marketing.

Il 26 giugno, con una campagna acquisti tutta da programmare e una rosa sulla quale hanno appeso da ieri il cartello "IN SALDO", hanno scritto definitivamente la parola "fine" alla loro epoca Fiorentina, fatta di qualche proclama ma di 0 successi. Evidentemente i fratelli marchigiani non hanno avuto con la viola lo stesso "sprint imprenditoriale" dimostrato con la loro azienda di calzature.

Il comunicato tra l'altro, ha un destinatario ben preciso, proprio quel Roberto Cavalli querelato per diffamazione pochi giorni fa dopo alcune dichiarazioni considerate "lesive" nei confronti della dirigenza viola rilasciate dal famoso stilista. Quel "fiorentini veri" nel comunicato, era chiaramente un indice puntato come a voler dire: "Dediamo cosa sai fare tu, visto che critichi tanto la nostra gestione...".

Adesso tutti i "gioielli" vorranno andarsene, a partire da Bernardeschi passando per Badelj, Borja Valero, Kalinic e via dicendo. Corvino avrà sicuramente il compito di piazzarli per abbassare il valore della rosa e renderla più "appetibile" a livello economico per un eventuale compratore. Del materiale tecnico e umano rimarrà ben poco.

I Della Valle non hanno saputo sfruttare il brand "Fiorentina" né in Italia né in Europa e questo è un peccato, perché il calcio è uno dei pochi prodotti che nel mondo si riesce a vendere bene... sempre.

Per Corvino si fa dura, sarà un problema reperire sul mercato giocatori che siano disposti a fare questo "salto nel buio", ad andare in una piazza senza alcuna certezza, ora più di prima. Chi sarà disposto a mettersi in gioco? Quello dei Della Valle sarà un favore o l'ultimo degli sgarbi ad una piazza che forse non hanno mai davvero amato fino in fondo? 

FINOALLAFINE