Sono il Dolce ed il Salato, il nero ed il bianco, due visioni diverse di calciatore. Da una parte, quel talento che fa impazzire i tifosi, quei colpi, quelle pennellate di genio che disegnano un quadro rappresentante la fantasia pura del gioco del calcio. Dall'altra la garra di chi nella vita ha incontrato ostacoli e li ha schiavati o sorpassati con il carattere, chi va in campo con talmente tanti attributi da avere la scorta, quello che a gli occhi del tifoso è il cosiddetto "indispensabile". Due figure contrastanti, da una parte sai che la giocata prima o poi arriverà, dall'altra sai che la fiducia non verrà tradita e verrà spesa ogni goccia di sudore rimasta. Meglio la fantasia di Brozovic? O il carisma di Medel? La compattezza di Mascherano o l'eleganza di Ramos? La solidità di Gattuso o il talento di Pirlo? Forse, come il dolce ed il salato questi due aspetti possono essere uniti, si possono sposare alla perfezione e far uscire fuori il vero campione, colui che sa soffrire, tenere botta, tirare fuori quel carattere da condottiero e deliziare con il proprio talento, il vero Fuoriclasse, il resto viene dopo .