Cari amici, qualcosa di strano ci doveva essere per forza nell'affare Schick.
Lo avevo già scritto nell'ultimo articolo di Ferragosto: Ferrero e Sabatini... che si fa con questo giocatore? Si fa o no l'affare? Ad oggi possiamo dire... sì, ma no! Il motivo dell'indecisione? Il solito fair play finanziario, che come dice anche Spalletti si aggira facilmente, ma che all'Inter sembra diventato un muro invalicabile eretto tra le ambizioni del club, dei tifosi e la realtà del calciomercato.

Ora, questo spauracchio non sembra tale per molti altri grandi gruppi finanziari all'interno del calcio. A questo proposito, si veda l'affare Neymar al PSG. I 223 milioni sborsati al Barcellona, più i 30 annuali al giocatore, non hanno scoraggiato affatto la dirigenza della squadra parigina, che con vari escamotage ha condotto in porto l'operazione senza tanti affanni e senza tanti lacci e lacciuoli dell' UEFA.
Chiaramente, in questa occasione non starò a discutere sulla bontà dell'affare Neymar o meno. Vorrei invece rimarcare come un gruppo dell'importanza di Suning, con 60 miliardi totali di fatturato annuo, non riesca a trovare la maniera di "mascherare" 30 milioni di investimento con qualche manovra (tipo sponsorizzazioni o affari vari extra-calcistici) che salvi però i conti dell'Inter in sede UEFA!

Ieri ho letto anche un commento sulla questione di un giornalista di fama, che raccontava come in tutto questo Suning debba fare i conti con il governo cinese, che cerca di calmierare le patrie uscite di capitali e come quindi dovremo aggiornarci a gennaio per saggiare le intenzioni bellicose di Suning nel mercato pallonaro, non prima che avrà avuto luogo il congresso del partito comunista cinese. Ma per favore! Tutto questo, per trenta miseri milioni che Suning dovrebbe pagare alla Sampdoria per un calciatore?! Siamo seri.

Io credo che se Suning intende completare la rosa dell'Inter, secondo gli intendimenti di Spalletti, debba farlo subito. Anche perché non credo gli sia stata chiesta la luna. Nei mesi scorsi, è stato tanto strombazzato lo slogan "Suning is coming": a me sembra che Suning "is not coming" e penso anche che ci sia un problema di comunicazione tra Nanchino e Milano, tra la dirigenza sportiva del club e la proprietà.

Concludo dicendo che il mio disappunto non nasce dal mancato arrivo di Vidal, Di Maria ecc... non sono neanche sicuro fossero buoni affari, nel bilancio tra costi e benefici: il fatto di avere tanto denaro a disposizione non è un buon motivo per buttarne via altrettanto inutilmente. Tuttavia, se è vero che Zhang vuole riportare l'inter a grandi livelli, quello che va fatto, va fatto! Senza tante scuse di FFP o di questioni governative cinesi, altrimenti siamo ancora una volta ai pannucci caldi stile Thoir. Per il momento possiamo dire che Suning "is not coming".
Speriamo bene per questi ultimi giorni di calciomercato, anche perché un attaccante che sappia tirar fuori qualche coniglio dal cilindro a questa squadra serve come il pane per puntare in alto... altro che scuse!