"Sunday, Bloody Sunday (Sunday, Bloody Sunday) Sunday, Bloody Sunday (Sunday, Bloody Sunday)...And it's true we are immune When fact is fiction and TV reality, And today the millions cry, We eat and drink while tomorrow they die." Questa è una delle strofe tratte dalla celebre canzone "Sunday Bloody Sunday" degli U2, che narra la deprecabile violenza insita in una guerra senza senso: "mentre noi mangiamo e beviamo in tranquillità, quelli là fuori muoiono."

La locuzione inglese Bloody Sunday ("Domenica di sangue") si riferisce ad un drammatico evento accaduto il 30 gennaio 1972 a Derry, nell'Irlanda del Nord, quando un plotone di paracadutisti inglesi del 1° Reggimento aprì il fuoco su una folla di dimostranti che manifestavano contro alcune norme di polizia che consentivano l'internmentovvero la possibilità per le forze di polizia di trattenere in detenzione un sospetto a tempo praticamente indeterminato, senza che vi fosse obbligo di ripettare tempi procedurali per l'apertura del processo.

Ma pariamo dal principio.

Molti anni prima, precisamente dal 1919 al 1921, si combatté in Irlanda una delle guerre più feroci della storia del Regno Unito: la Guerra d'Indipendenza Irlandese, tra le forze militari inglesi e il cosiddetto "IRA", l'Esercito Repubblicano Irlandese, nato come istituzione paramilitare e, col tempo, consolidandosi come una solida milizia armata e gravitante intorno alla figura dell'indimenticato Michael Collins, il leader pacifico del fronte irlandese, colui che disse: " Odio gli inglesi perché rendono necessario l'odio."

Le conseguenze della vittoria di Collins e dell'IRA furono in primis politiche: nel dicembre del '21 venne firmato l'armistizio, col quale fu ufficialmente creato lo Stato Libero d'Irlanda. Lo scopo fu brillantemente raggiunto, lasciando tuttavia insoluto un particolare che in futuro si sarebbe rivelato tutt'altro che effimero: la questione nordirlandese. Dallo Stato Libero irlandese, infatti, vennero lasciate fuori sei delle nove contee dell'Ulster - che molti, erroneamente, confondono con l'Irlanda del Nord - legate a doppio filo con la Corona d'Inghilterra. Ciò creò un'inevitabile spaccatura sociale, politica e soprattutto religiosa, che partorì un nuovo, terribile conflitto, quello nordirlandese. Ed è proprio qui che s'inseriscesono le vicende di Derry e della sua squadra di calcio, il Derry City Football Club. 

Il 30 gennaio 1972 a Derry morirono sul colpo tredici dimostranti, tutti giovanissimi, a cui se ne aggiunse in seguito un quattordicesimo. "Dimostranti" perché si trattava di una manifestazione pacifica, indetta dalla​​dalla "NICRA" ("Northern Ireland Civil Rights Association") per protestare contro le angherie della parte protestante del paese, favorevoli al mantenimento dell'Irlanda del Nord all'interno dello scacchiere politico inglese (e perciò chiamati "unionisti".) 

Siamo nel pieno dei celebri "Troubles", i "problemi", o meglio i "disordini": è la Guerra Nordirlandese, cattolici contro protestanti, indipendentisti contro unionisti. È la solita solfa. Derry è l'epicentro degli scontri, in questo clima è impossibile ed impensabile poter giocare a calcio. La Federazione Nordirlandese decide allora che i " Candystripes" (chiamati così per la divisa di gioco a strisce bianche e rosse) devono emigrare, spostandosi nella lontana Colerine, cittá unionista e protestante distante 48 chilometri da Derry. Questo stallo dura per più di un anno, fino a quando, nel 1972, i tifosi, esasperati ed esausti nel dover fare cosí tanta strada per assistere alle parite casalinghe, insorgono, chiedendo a gran voce il nullaosta per poter giocare nell'amato stadio "Brandywell". 

Nonostante l'opinione favorevole della Federazione, secondo cui Derry non è più pericolosa di altre città al momento, le richieste vengono rifiutate: a voltare le spalle ai " Candystripes" ci pensano le altre squadre e così, per un misero voto sfavorevole, il Derry City decide di autoescludersi dal campionato nordirlandese, e, in segno di protesta, prende parte al campionato giovanile. Saranno tredici lunghissimi anni, ribattezzati "Flim Farm Years".

​​​​​I continui rifiuti da parte delle altre società nordirlandesi alla legittima richiesta del Derry Fc di poter riassaporare il gusto di giocare al " Brandywell, convincono la dirigenza a prendere un'iniziata clamorosa: abbandonare immediatamente la "Irish League". Ma in quale campionato giocare ora? Proviamo nella vicinissima Irlanda. La domanda viene accolta positivamente e il Derry City Football Club, a partire dalla stagione 1985/1986, prende parte al campionato Irlandese di Seconda Divisione. Centrata immediatamente la promozione, iniziano gli anni d'oro dei "Candystripes", ricolmi di successi e di fugaci ma indimenticabili esperienze nelle Coppe Europee. 

Ma questa è un'altra storia...