Oggi è lo sport più amato e seguito al mondo con migliaia di club professionistici in tutto il mondo e un giro d'affari di miliardi di euro, con milioni di tifosi e semplici appassionati che aumentano ogni giorno e gioiscono o soffrono per le vicende della propria squadra del cuore. Paesi che fino a pochi anni fa erano semi-sconosciuti nell'ambito della scena calcistica internazionale oggi possiedono grandi squadre del calcio europeo, genitrice di questo sport e tuttora miglior offerente di spettacolo calcistico (non me ne vogliano gli appassionati di calcio sudamericano).
Ma come è nato il calcio?

Le prime testimonianze di un gioco quantomeno simile al calcio moderno arrivano dall'antica Grecia, culla della civiltà europea, con il gioco dell'Episkyros. Le regole, come per la maggior parte degli sport antichi, erano poche e semplici: bisognava lanciare la palla oltre gli avversari e questi ultimi dovevano prenderla al volo e rilanciarla; si continuava così finchè una delle due squadre era costretta  ad indietreggiare dietro la propria linea di fondo. Erano regole ben diverse da quelle odierne dato che si potevano utilizzare anche le mani e molte volte si sfociava nella violenza con i vari spettatori che entravano nel campo da gioco e si azzuffavano a  vicenda.

Un'altro sport simile all'odierno football nasceva dall'altra parte del mondo, in Cina, durante l'Impero Giallo di Huangdi, dove era popolare il gioco del Tsu Chu ("palla calciata coi piedi"). Lo scopo del gioco era calciare la palla (in cuoio riempita di capelli di donna) in un buco sorretto da due canne di bambù.

A Roma invece si praticava l'Harpastum, gioco che prendeva il nome dalla palla, più simile al rugby che al calcio. Per vincere bisognava oltrepassare con la palla una linea. Anche qui si abbondava di scontri fisici e le ferite riportate potevano essere molto gravi.

Facciamo ora un balzo in avanti nel tempo e arriviamo al Medioevo, in Italia, dove nasce uno sport simile al calcio e praticato tutt'oggi: il Calcio storico fiorentino.
Praticato in origine dai nobili, il Calcio fiorentino era ed è uno sport molto fisico, con in origine un'ampio rituale da seguire prima di ogni evento. In generale, le regole cinquecentesche del gioco prevedevano di depositare la palla nella rete avversaria con qualunque mezzo per realizzare una "caccia" e, nel caso in cui la palla fosse andata più in alto della rete, sarebbe stata assegnata mezza marcatura alla squadra avversaria. Il gioco riprende vita nella città di Firenze nel 1930, diventando tradizione annuale, tranne per qualche interruzione in diversi periodi a causa della Guerra o per violenti risse.

L'evoluzione del gioco continua e si arriva al dribbling-game, gioco praticato in Inghilterra nei college e nelle università tra il XVII secolo e il primo periodo del XIX secolo. Anche questo sport prevedeva l'utilizzo sia delle mani che dei piedi, rendendolo un misto tra calcio e rugby. Le varie università inglesi avevano però differenti regole, cosa che portò ad una maggiore confusione tra i due sport sopracitati. Si arriva quindi al 1848 quando, nell'università di Cambridge vari rappresentanti di altrettante scuole, dopo una riunione durata otto ore, arrivarono a stilare le prime regole del football: le Regole di Cambridge.

La prima data storica da ricordare per tutti gli amanti del calcio è il 24 ottobre 1857 quando Nathaniel Creswick William Prest fondarono lo Sheffield Football Club, oggi riconosciuto dalla FIFA come "il club calcistico più antico del mondo".