Nils Erik Liedholm nacque a Valdemasvik l'8 ottobre del 1922, dopo una straordinaria carriera al Milan, soprannominato"il Barone", giocò 12 anni per i rossoneri; con loro vinse 4 scudetti e perse la finale di Coppa Campioni contro il Real dei "Galacticos", una finale molto sfortunata per il Milan che giocò quasi tutta la partita con "il Barone" infortunato poiché all'epoca non esistevano i cambi; la beffa non finì infatti con la sua Svezia perse la finale di coppa Remet contro il grande Brasile di Pelè. Già da giocatore aveva un grande talento nello scoprire i i futuri campioni, poiché prima di appendere gli scarpini al chiodo convinse l'allora presidente del Milan Rizzoli ad acquistare un gracile giocatore di 17 anni che si dimenava tra le "bestie" era niente di meno che Gianni Rivera, niente male per un calciatore di 37 anni già aver scoperto uno dei migliori calciatori della storia del calcio italiano. Iniziò ad allenare nel 1967 alla corte degli scaligeri (Verona) in serie B, all'epoca sembrò un suicidio perché erano destinati a una retrocessione inevitabile, ma con il suo estro riuscì a salvarsi e l'anno successivo a farla risalire in A, un obbiettivo quanto mai sperato. In seguito passò al Monza salvò anche loro dalla serie C e poi passò nelle file del Varese ove riuscì a promuovere i varesini anche grazie ai gol del talentuosissimo Roberto Bettega. Nel 1971 approdò nella massima serie sedendosi nella panchina della Fiorentina, lì non brillò molto ma riuscì ancora una volta a scoprire un futuro campione: Giancarlo Antognoni. Dopo un tira e molla tra diverse squadre per aggiudicarsi lo svedese, alla fine la spuntò la Roma, quelle furono le stagioni della "Rometta", lì però iniziò un lavoro di valorizzazione dei giovani, infatti scoprì giocatori come Conti, Di Bartolomei, Rocca, Ancelotti (quest'ultimo lo scoprì nella sua seconda esperienza romana). Dopo 4 stagioni alla Roma passò al Milan, dove riuscì a compiere una piccola impresa, vincendo il campionato senza attaccanti di ruolo improvvisando il terzino Maldera con le sue incursioni come bomber. Dopo alcune pretese riguardanti il contratto non rispettate dalla società, lasciò il Milan per passare di nuovo nella piazza romana, lì iniziò un grande progetto; trasformò la roma da una squadra mediocre in uno squadrone. Fece 5 stagioni con un gioco magistrale e mai visto in italia, fu il primo ad adottare la difesa( marcare non in modo fisso l'attaccante), e il gioco a zona in pratica utilizzava il Tiki Taka, a Roma vinse 1 scudetto 3 coppe italia e nel 1983 perse l'unica finale di Coppa Campioni raggiunta dalla Roma contro il Liverpool. Dopo i 5 anni di grande gioco passa delle stagioni deludenti, abbandonò il mestiere dell'allenatore nel 1989 (per la precisione nel 1997 ma subentrò per poco tempo); si spense a 85 anni un autentico genio del calcio. Liedholm era un grandissimo allenatore, signorile, garbato, con un buonissimo senso dell'umorismo; divenne famosa la sua frase dopo ogni partita :" La Roma jocato bene". Come ho già detto fu il primo a introdurre un gioco a zona utilizzando un modello molto simile al Tiki Taka, per il suo modo di intendere il calcio fu molto criticato, a mio avviso aveva una mentalità brillante, essere il creatore di uno stile di gioco molto che va di moda ai giorni d'oggi e stesso stile artefice dei successi del Barcellona e di Guardiola che lo ha rivisitato, denota l'intelligenza tattica e la genialità in campo calcistico di quest'uomo. Questo è uno dei geni del calcio: Nils Erik Liedholm
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