Ci siamo. Il Sassuolo è pronto al debutto in Europa League. L'avversario è dei più ostici: l'Athletic Bilbao, la storia di un popolo, di una cultura, di un'idea di calcio. È allora lecito (forse) sorridere per l'avventatezza di questo titolo, e di certo non biasimo i più che lo staranno facendo. Ma il Sassuolo ha davvero la possibilità di vincere, e cercherò di chiarirvi in quest'articolo i punti che mi hanno spinto a trasformare le semplici sensazioni positive in qualcosa che si avvicina alla certezza (con tutti gli scongiuri del caso!) - LA MENTALITÀ: il Sassuolo arriva a questo esordio dopo anni di purgatorio e sogni. Molte squadre di A che prima di lei ci avevano stupito positivamente (le ultime cronologicamente possono essere il Palermo del 2010 e la Samp dello scorso anno) ci hanno però deluso all'appuntamento decisivo. Questo non accadrà al Sassuolo, che ci sta già dimostrando di saper abbandonare la mentalità "da provinciale" non ponendo limiti ai propri obiettivi. -L'UMILTÀ: il punto precedente non va frainteso, il Sassuolo sa che per andare avanti bisogna lavorare a testa bassa e non ha mai dato per scontata nessuna partita, dimostrando umiltà e consapevolezza dei propri mezzi. -IL RISPETTO: aspetto ricordato anche da Di Francesco nella conferenza della vigilia, si collega al punto precedente. L'avversario non è mai preso sottogamba e sempre rispettato, ma senza mai spaventarsi di fronte ad una squadra più attrezzata o più dotata tecnicamente: con il lavoro non si ha paura di nessuno. -L'ENTUSIASMO: fattore da non sottovalutare, l'esordio in un palcoscenico del genere rappresenta una forte emozione anche per chi non è tifoso della squadra, figuriamoci per gli habituè del Mapei Stadium. L'atmosfera sarà di quelle indimenticabili e la squadra darà il massimo per ripagare i suoi tifosi. -L'ALLENATORE: Eusebio. Il tecnico trascinatore. La sua idea di calcio e il suo carisma hanno già attirato i fari delle big, che attendono anche la conferma europea. -UN GRUPPO FANTASTICO: si vince insieme, da soli si è nessuno. La tradizione ce lo ha insegnato e il Sassuolo lo sa. E con il ricordo così fresco del Leicester è impossibile da dimenticare. L'allenatore, la dirigenza, tutti gli addetti ai lavori, gli stessi giocatori.. hanno tutti un ruolo fondamentale nello scacchiere neroverde, che staserà muoverà la prima mossa per poi chissà.. cadute torri, alfieri e regine, trovarsi al cospetto del re.. Ah, non mi sono dimenticato di un giocatore come Berardi, capace di spostare gli equilibri con una sola giocata, e che stasera mancherà insieme ad un altro giocatore determinante come Duncan. Ma la forza del Sassuolo va oltre ai singoli, che sapranno essere determinanti con il loro tifo anche senza scendere in campo. Datemi dell'inguaribile romantico, ma io credo nel Sassuolo, e stasera mi emozionerò ancora fino agli ultimi minuti, dove mi aspetto il lieto fine che meritano tutte le favole. Alfredo De Grandis