Ci si ritrova, ancora una volta, al giorno successivo di una gara europea a doverci porre delle domande su questa Juventus e sul come, di nuovo, si ritrova di fronte all'ennesimo crollo, sia esso tecnico o psicologico o entrambi.

La realtà dei fatti è che la squadra bianconera è stata pompata alla vigilia con un'esaltazione eccessiva del giocatore, Dybala, che davvero sembra essere la conditio sine qua non per il funzionamento adeguato della macchina Juve. Il campo ha dimostrato come, appena la Joya cade in difficoltà, l'intero sistema bianconero vada in tilt e non riesca a rialzarsi.

L'impressione è che manchi a questa squadra la forza di gestire i momenti della partita. Serve davvero a poco entrare in campo nella ripresa con la frenesia di agguantare il pareggio, forti di un primo tempo dove le occasioni non sono di certo mancate, se si è consapevoli che in campo aperto i blaugrana pungono e che non c'è ancora quella giusta sicurezza e solidità nel reparto arretrato.

Lo spettro della ripresa di Cardiff, che in molti non osano nominare e altrettanti fanno fretta a scacciare, si è materializzato come si temeva ed è cosi che l'attenzione della coppia centrale di difesa, la propositività di Douglas Costa e Dybala e la buona volontà di Higuain sembrano essere rimaste negli spogliatoi.
Risulta adesso fin troppo facile parlare del contraccolpo psicologico del gol allo scadere della prima frazione di gioco, perchè i limiti sono molti e vanno colmati ove possibile, e ci sarebbe da parlare per articoli e articoli senza forse giungere ad una reale ricetta per la risoluzione di tutto ciò.

Questa riflessione si conclude con un conciso giudizio sull'attaccante argentino.
Si stanno susseguendo innumerevoli critiche, alcune giuste, sul giocatore, ma quello che non si legge quasi da nessuna parte è il fatto che Gonzalo Higuain sembra essere un corpo estraneo negli schemi offensivi della squadra e non si sa fino a che punto ciò sia una colpa esclusiva di questo fuoriclasse, che per divenire fenomeno in ambito europeo necessita di un'armonizzazione del gioco che sia a lui congeniale e a lui riferita.

Il gestaccio a fine gara al momento della sostituzione evidenzia il nervosismo del giocatore. Spero che abbia sentito le parole a fine gara rilasciate dal mister Allegri a suo riguardo.