Partiamo da poco meno di un anno fa: la società Roma rinnova il contratto di Totti e a differenza di quello che si vuole far passare è stata molto chiara. Queste le parole del comunicato ufficiale: "È una bella coincidenza che, nel giorno dell’anniversario della fondazione dell’AS Roma, Totti abbia firmato il suo nuovo contratto da calciatore”, ha dichiarato il presidente dell’AS Roma Jim Pallotta. “Nessuno ha giocato più partite o segnato più gol di Totti in questo Club e noi siamo onorati che possa continuare a giocare per un’altra stagione. Si è guadagnato questo rinnovo e ora vogliamo che questa sua ultima stagione sul campo coincida con l’inizio di una nuova epoca di successi per l’AS Roma". É abbastanza evidente come la Roma (società) già un anno fa aveva dichiarato che questa sarebbe stata l'ultima stagione di Totti da calciatore. La chiarezza non è mai mancata il problema è che nessuno ha dato credito al comunicato della società, che vedo la meno colpevole all'interno di tutto questo. D'altronde ha rinnovato il contratto a un calciatore che l'anno scorso nel finale di stagione è stato decisivo nel raggiungimento del terzo posto. L'unico errore della società? Ne parliamo ora toccando il capitolo Spalletti. Per quanto riguarda l'allenatore toscano non si può certo nascondere che le sue conferenze, alle volte pirotecniche, hanno alimentato nuovi dubbi sul futuro di Totti. Non discuto la gestione del calciatore perchè quello non mi compete, non so cosa significa allenare e fino a prova contraria la Roma ha fatto un'annata straordinaria per cui le scelte sono sempre state corrette. Quello che non comprendo sono le dichiarazioni nella prima conferenza stampa stagionale in cui attacca i giornalisti e rimette fin da subito in discussione la questione Totti. "Siete voi adesso che lo volete far smettere, se lui starà bene potrà continuare a giocare" queste le parole di Spalletti. Qui l'unico errore della società! Doveva intervenire e far capire all'allenatore che c'era un comunicato che metteva in evidenza come questo sarebbe stato l'ultimo anno da calciatore di Totti e che queste dichiarazioni non dovevano essere fatte. Questo non significa mettere il "bavaglio", termine tanto caro all'allenatore romanista, significa rispettare e rendere credibile quanto detto dalla società. D'altronde "ci sono dei ruoli", altro termine a lui caro, che vanno rispettati e in quel momento Spalletti ha fatto un'uscita a vuoto! Non è l'unica purtroppo, perché in molte conferenze ha sottolineato come sarebbe rimasto soltanto se Totti avesse rinnovato il contratto. Questo, oltre ad essere inspiegabile per lo scarso minutaggio del capitano, ha contribuito ad alzare altra polvere. Il suo comportamento doveva essere come quello di Monchi che è arrivato e non ha silurato nessuno. Ha semplicemente ricordato quelli che sono gli accordi tra le parti, cosa che Spalletti non ha fatto. Mania di protagonismo? Non lo so, quello che è certo è che non doveva parlare in questo modo e che la società doveva intervenire e fargli capire che ci sono dei ruoli. Arrivo a Totti e la prima cosa che mi viene in mente qual'è? Il capitano della Roma, la storia, il giocatore più forte ad aver vestito questa maglia, una bandiera! Ecco, da lui mi aspettavo tutt'altro. Da un anno e mezzo a questa parte si è chiuso in se stesso, ha visto ombre ovunque e non ha accettato i suoi 40 anni. L'intervista alla Rai ha dimostrato come in quest'ultimo periodo abbia messo i suoi interessi davanti a quelli della Roma e questo non lo accetto, un capitano non deve fare questo. Capisco che ci si deve trovare nelle situazioni ma la professionalità e il rispetto verso il lavoro degli altri non deve mai mancare, specie se sei il capitano, specie se nel momento in cui parli si alza un polverone mediatico capace di durare un anno e mezzo, 547 giorni, specie se la tua squadra del cuore sta facendo una rimonta straordinaria ed è concentrata sul raggiungimento di un obiettivo fondamentale. Quest'anno per certi versi è stato ancora peggio! I suoi silenzi hanno fatto molto rumore e intorno alla squadra si è sempre respirata un'aria pesante. Da Francesco Totti mi aspettavo molto di più da questo punto di vista. I comportamenti delle tre parti in causa hanno favorito i giornali che hanno "sguazzato" in questa storia il più possibile. Il giornalista deve riportare un dato di fatto quindi non può sbilanciarsi e allora? Allora ha chiesto pareri a "destra e sinistra". Ha parlato chiunque, ognuno con una propria idea. Il risultato? Si sono creati degli schieramenti che hanno portato a vivere un'anno complicato nonostante il campo, che purtroppo è passato inosservato. Sia chiaro chi si schiera sono i "tifosi da bar" non i tifosi della Roma. Loro vedono le cose in maniera oggettiva e vogliono veder vincere la Roma, non importa come. A rimetterci in tutto questo è la squadra che non ha visto apprezzato un lavoro straordinario. É stato battuto ogni record e solo la squadra migliore al mondo, secondo me, ha impedito a questa Roma di portare a casa qualcosa. Ci rimette la Roma e suoi tifosi perché probabilmente perderanno un grandissimo allenatore. Non voglio dire che ora le cose andranno male, dico che si era trovata una quadratura che andava preservata in ogni modo e le parti in causa non hanno aiutato a far si che questo equilibrio rimanesse tale. Certo, non è mai semplice gestire un calciatore così a fine carriera ma la sensazione è che potevano fare tutti qualcosa in più.